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La Stazione Torpediniere torna alla città di Taranto

 
Maristella Massari

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Maristella Massari

La Stazione Torpediniere torna alla città di Taranto

Marina, l'accordo firmato ieri dal Ministro della Difesa Guerini

Martedì 13 Ottobre 2020, 09:22

Una giornata storica, una data che segna una nuova pietra miliare nei rapporti secolari tra la città di Taranto e la Marina militare. Alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, con i colleghi Paola De Micheli, titolare del dicastero alle Infrastrutture e trasporti e Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud e la Coesione territoriale, hanno sottoscritto in prefettura a Taranto l’accordo tra amministrazioni per la dismissione dagli usi militari e il recupero e la valorizzazione culturale e turistica dell’area «Stazione Torpediniere» nel Mar Piccolo di Taranto.

«Un legame profondo quello della Difesa con la città di Taranto», ha commentato, a caldo, il ministro Guerini. «La Difesa in questi anni ha supportato le iniziative volte alla valorizzazione e al miglioramento dei siti di diretto interesse, per favorire opportunità di crescita nei diversi settori. Lo abbiamo visto proprio qui, a Taranto, nel giugno dello scorso anno con la firma del protocollo d’intesa siglato con il Comune per il progetto di valorizzazione culturale e turistica dell’Arsenale militare. Lo vediamo oggi con il progetto di adeguamento e ammodernamento della Stazione Navale in Mar Grande, e la dismissione dagli usi militari e contestuale recupero e valorizzazione culturale e turistica della Stazione Torpediniere nel Mar Piccolo».
In Prefettura con il ministro c’era anche il capo di stato maggiore della Marina, l’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, accompagnato dal comandante logistico, ammiraglio di squadra Edoardo Serra e dal comandante marittimo Sud, l’ammiraglio di divisione Salvatore Vitiello.

«L’attenzione da parte del Governo nei confronti della città di Taranto - ha detto ancora il ministro Guerini - è sempre stata costante e in questo senso le misure varate nel Decreto legge “Agosto” e i fondi Cipe hanno rappresentato un percorso di crescita, garantendo il numero di lavoratori pubblici, il ricambio generazionale, le preziose competenze professionali che non vanno disperse e le attività che non possono essere esternalizzate come quelle delle maestranze dell’arsenale».
L’ampliamento della stazione navale ora contribuirà a consolidare ancor di più il ruolo strategico della città di Taranto, garantendo un miglioramento delle capacità logistiche della Marina, in risposta alle nuove esigenze operative e il linea con l’ammodernamento della componente marittima.

«L’Accordo pone le basi per un concreto contributo da parte della Difesa e della Marina al miglioramento del contesto economico, produttivo e sociale della città - ha aggiunto Guerini -, che assicurerà anche un adeguato supporto logistico allo strumento militare marittimo, rappresentato da navi di nuova generazione, attraverso la realizzazione di opere che avranno inevitabilmente ingenti ricadute sull’economia del territorio, in termini di stabilizzazione sociale e moltiplicatore di sviluppo e benessere».

In tal senso, si prevede infatti l’apertura di cantieri per alcuni anni, e dunque benefìci diretti e indiretti in termini di indotto. A questo, si aggiungeranno l’opera di riqualificazione ai fini turistici e culturali della Stazione Torpediniere, con approdo per l’ormeggio di piccole navi da crociera e di unità da diporto, e la rilocazione delle funzioni svolte dalla Marina militare e la realizzazione dell’acquario «green» di Taranto. Progetti ambiziosi che vedranno la Difesa, la Marina e la città di Taranto ancora più vicine.

«Questo è un altro traguardo per la città, per il comparto Difesa e più in generale per il nostro Paese - ha concluso Guerini -, un progetto strategico che sosterremo con convinzione e determinazione».
Soddisfazione per i contenuti dell’accordo ha espresso anche il capo di stato maggiore della Marina. «È una tessera di un mosaico più ampio quella di oggi - ha dichiarato l’ammiraglio Cavo Dragone -, che conferma la grande sinergia tra Taranto e la Marina. Un passo a cui, auspico, ne seguiranno altri in questa direzione, per consolidare la presenza dei marinai e delle loro famiglie sul territorio tarantino e confermare l’accoglienza che c’è stata riservata fino ad ora».

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