Altri 200 milioni di euro sono stati chiesti al Cipe per arricchire la dotazione finanziaria che riguarda i progetti di riconversione economica per Taranto. Le risorse del Cis (Contratto istituzionale di sviluppo), istituito da una legge del 2015, già superavano il miliardo di euro. La governance del Tavolo istituzionale permanente (Tip) per Taranto vede coinvolta la presidenza del Consiglio che ha messo a disposizione, per superare le carenze e le criticità di questi anni, le strutture di missione Invitalia ed Investitalia. Tra opere realizzate o in corso di realizzazione, sono 10 gli interventi per una somma spesa di 327 milioni di euro.
Oltre 700 milioni sono ancora da spendere su oltre 30 interventi che riguardano ad esempio la realizzazione del Tecnopolo, le proposte per la riqualificazione della Città vecchia, la valorizzazione turistica e culturale dell’Arsenale militare, le bonifiche ambientali, l’accelerazione di alcuni interventi, tra cui la realizzazione del nuovo ospedale San Cataldo, il «Completamento del progetto dell’utilizzo industriale (ex Ilva) delle acque reflue di Taranto per uso potabile ed irriguo», le infrastrutture portuali.
L’ulteriore richiesta di finanziamento si riferisce a 100 milioni di euro per favorire l’insediamento di nuove attività, che possono creare nuove filiere produttive e nuova occupazione, ed altri 100 milioni per finanziare i Giochi del Mediterraneo Taranto 2026. Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mario Turco, precisando che questi sono i contenuti delle informative presentate nell’ultima seduta del Cipe e che «hanno una precisa direzione: accrescere le politiche d’investimento produttive dell’area jonica per accelerare l'attività di riconversione economica.
Le informative saranno oggetto di ulteriore discussione nella riunione del Tavolo istituzionale che si terrà a Roma il prossimo 6 ottobre». Per quanto riguarda il Cis Taranto, «urge - prosegue Turco - la certezza dei tempi di cofinanziamento per la copertura finanziaria per avviare i cantieri. Le proposte d’investimento riguardano imprese private e prevedono un fabbisogno di risorse pubbliche pari a 100 milioni di euro, a fronte di investimenti complessivi per oltre 1,5 miliardi, garantiti prevalentemente da soggetti privati, e di assunzioni previste per oltre 1.500 unità lavorative dirette». L’altra informativa ha riguardato i Giochi del Mediterraneo che si svolgeranno a Taranto nel 2026. «Il dossier di candidatura - spiega l’esponente del Governo - descrive un fabbisogno di risorse pubbliche stimate in 262 milioni di euro, di cui 120 milioni a carico dello Stato e 142 a carico di Regione ed Enti locali, a cui si aggiungono 28 milioni di euro da risorse private (per un totale 290 milioni). Nell’informativa, si è preso atto, altresì, della richiesta del Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, di un impegno di spesa da parte del Governo per soddisfare il fabbisogno finanziario stimato di 100 milioni di euro».
Il Cis sconta i ritardi accumulati dalle varie riprogrammazioni che ci sono state nel tempo, ma resta uno strumento essenziale per programmare il futuro dell’area di Taranto soprattutto nell’ottica di una diversificazione.