Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe), ha deliberato ieri lo stanziamento di 79 dei 203 milioni previsti dal programma di ammodernamento della Stazione Navale Mar Grande di Taranto, per renderla idonea ad ospitare le navi di ultima generazione della Marina Militare. Prima tra tutte, il «Trieste» la nuova nave anfibia multiruolo che, con un dislocamento a pieno carico di circa 33.000 tonnellate e una lunghezza, fuori tutto, di circa 245 metri, detiene a giusta ragione il titolo di nave più grande della flotta.
L’atteso passaggio del Cipe, ora, consentirà la cessione da parte della Marina Militare della Banchina Torpediniere in Mar Piccolo all’Autorità di sistema portuale Mar Ionio. Nei progetti già «in itinere» la stessa Banchina sarà convertita in porto turistico, con recupero e adeguamento delle strutture esistenti per la completa fruizione da parte della cittadinanza e ricucitura urbana con la città vecchia. La banchina della stazione torpediniere sarà usata dall’Autorità Portuale per realizzare approdi turistici e croceristici ma potrebbe anche essere la sede del grande acquario che il Governo intende realizzare a Taranto entro il 2026, data di svolgimento dei Giochi del Mediterraneo, investendo 50 milioni di euro. Una delle altre sedi possibili è proprio in area portuale, nelle vicinanze del costruendo terminal passeggeri, una scelta sarà adottata nei prossimi giorni, dopo una serie di sopralluoghi e verifiche tecniche.
Soddisfatto il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini. «Un’operazione importante portata avanti con tenacia da parte di tutti gli attori coinvolti», ha detto il titolare del dicastero di via XX Settembre. «Restituiamo ai cittadini di Taranto - ha detto Guerini -, la bellezza della Città dei due Mari, continuando a garantire l’operatività della Marina Militare».
La delibera arriva a pochi giorni dall’ultimo Tavolo del Cis per Taranto (Contratto istituzionale di sviluppo), che si è svolto con sotto il coordinamento del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Senatore Mario Turco.
La nuova destinazione d’uso della Banchina Torpediniere assicurerà alla città di Taranto un ritorno economico nell’ambito del comparto turistico, commerciale e paesaggistico, così come le nuove infrastrutture portuali della Stazione Navale Mar Grande rappresentano un volano per il tessuto socio economico tanto per la città quanto per il Sistema Paese. «Il ruolo della Difesa - ha detto ancora il ministro -, emerge anche nello sviluppo del territorio, questo risultato lo dimostra, e consentirà di portare avanti una progettualità strategica per la Marina Militare e per la città di Taranto. Ringrazio il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il Ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, il Sottosegretario alla Presidenza, Senatore Turco, per il sostegno e la tenacia con cui hanno portato avanti questo progetto, che testimonia l’impegno da parte del Governo verso la città di Taranto», ha concluso Guerini.
Entrando nel dettaglio del finanziamento, l'intervento complessivo è di 203 milioni di euro, di cui 191 per l'ammodernamento della Base Navale e 11,6 milioni per la riqualificazione dell'Area Chiapparo. «L’investimento nella sua complessità produrrà sull'economia locale effetti diretti e indotti nonché un aumento dell'occupazione per tutta la durata dei lavori», ha spiegato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Mario Turco, che ringrazia per il sostegno e per la proficua collaborazione al progetto il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini e il Ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano.
«Andremo a realizzare una importante infrastruttura portuale adeguata alle necessità d’ormeggio delle nuove Unità Navali Maggiori ed in genere ai nuovi bisogni operativi della Marina Militare. Nello specifico - spiega Turco - si tratta di interventi, funzionalmente autonomi, relativi all’ampliamento del molo Rotundi e alla riqualificazione dell’area Chiapparo, ma che fanno parte di un progetto più ampio che riguarda la riallocazione presso la Stazione Navale in Mar Grande delle esistenti funzioni della Marina Militare presso l'ex Stazione Torpediniere nel Mar Piccolo. Questo consentirà di liberare la cessione di quest'ultima area all'Autorità Portuale».
«Nell’ambito delle attività del Tavolo istituzionale Permanente associato al CIS - aggiunge il Sottosegretario - era emersa, infatti, l’esigenza di portare a termine questo fondamentale investimento per riqualificare la città di Taranto. L'approvazione del progetto al Cipe (un tassello del più ampio "Cantiere Taranto") è l'ennesima dimostrazione - ha concluso il Sottosegretario -, di come questo Governo punti ad una complessiva riconversione economica e sociale dell'area jonica».