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Dal Dl Rilancio 150 mln per Taranto

 
Giacomo Rizzo

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Giacomo Rizzo

Dal Dl Rilancio 150 mln per Taranto

Melucci: «Lavoro di squadra al servizio della città»

Sabato 18 Luglio 2020, 10:27

TARANTO - Altra pioggia di risorse, 154 milioni, per Taranto. Riguardano, in larga parte, la mobilità sostenibile. Finanziamenti inseriti nel Dl Rilancio, nonostante tentativi di differimento (anche da parte di parlamentari della maggioranza di governo) che il sindaco Rinaldo Melucci e il deputato pugliese del Pd Ubaldo Pagano hanno stigmatizzato a più riprese ieri nel corso di una conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dettagli dei progetti. Sono intervenuti in collegamento video la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Le risorse saranno indirizzate su tre asset fondamentali: la realizzazione della prima rete di Bus elettrici veloci-BRT (130 milioni), il rinnovo del parco mezzi del trasporto pubblico locale (20 milioni), la mitigazione del rischio idrogeologico del quartiere Salinella (4 milioni).

Tutto parte dall'approvazione del Pums (Piano urbano per la mobilità sostenibile), avvenuta lo scorso anno, in cui si evidenzia come la città di Taranto possa puntare a dimezzare il traffico veicolare e a riconvertire il traffico urbano. «Taranto - ha osservato la ministra De Micheli – è una città fondamentale per il Mediterraneo, gioca un ruolo assolutamente strategico per la sua portualità. Il Governo sta investendo risorse in questa direzione e per accompagnare la transizione ecologica, questa è una giornata importante».

Per il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, «l’armonia istituzionale» si è rivelata decisiva «per creare una serie di combinazioni di progetto senza precedenti nella storia di Taranto. Stiamo pensando a una grande Taranto che torni a essere competitiva con le grandi città del Mediterraneo. Non ci siamo concentrati solo sul problema dei problemi, che oggi non voglio neppure nominare, ma abbiamo realizzato poco alla volta una visione strategica della città».

Non è «questo – ha affermato il sindaco Melucci - un momento solamente per celebrare cantieri o risultati di tipo finanziario, ma è un momento che testimonia un grande lavoro di squadra al servizio di Taranto oltre gli slogan che qualcuno spesso agita». Il sindaco ha commentato anche le recenti dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli sulla possibilità che «in prospettiva Taranto possa diventare l’hub dell’idrogeno del nostro Paese». Nessuno, ha chiosato il primo cittadino, «si immagina di girare una chiavetta e avere l'idrogeno, però vi posso dire che io fisicamente sono stato nei luoghi dove ho potuto visionare come funziona un forno elettrico. La tecnologia esiste, è costosa e richiede un ripensamento globale sulla gestione dello stabilimento». A proposito delle migliori tecnologie e della svolta green, Melucci ha precisato che «alcune cose esistono e si possono fare da subito, altre vanno inserite in un piano a medio-lungo termine, ed è il motivo per cui parliamo di accordo di programma e diciamo che serve un'Ilva più piccola, più moderna, più sicura. Nessuno di noi semplifica.

Non c'è nessuno contro il progresso industriale, si tratta di ragionare insieme di questa transizione».

L'onorevole Ubaldo Pagano ha ricordato infine che «gli attuali gestori di ArcelorMittal stanno già conducendo una sperimentazione di ciclo di produzione con idrogeno ad Amburgo. Chiediamo a questi soggetti perchè non abbiamo pensato, sebbene con quantitativi ridotti, a provare anche a Taranto visto che sono gli stessi proprietari. È vero che è sullo sfondo, ma la fase di progettazione e sperimentazione è già attiva, è già in itinere».

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