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Taranto, intesa su corso Medicina in ex sede della Banca d'Italia

 
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Ex sede Banca d’Italia a Taranto: c’è chi vuole comprarla

La Regione Puglia trasferirà alla Asl di Taranto le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) affinché l’Azienda sanitaria possa procedere all’acquisto dell’immobile

Mercoledì 08 Luglio 2020, 20:54

È stato siglato oggi a Taranto, a Palazzo di Città, il protocollo d’intesa tra Regione Puglia, Università degli Studi di Bari e Asl Taranto per l’attivazione del corso di laurea in Medicina e Chirurgia nell’edificio dell’ex sede della Banca d’Italia. L’accordo è nata dalla disponibilità della Banca d’Italia a vendere l’immobile e dalla decisione della Regione Puglia di acquistarlo e utilizzarlo come sede della Facoltà di Medicina e Chirurgia ritenendola strategica e fondamentale per il territorio di Taranto.

A firmare il protocollo sono stati il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il magnifico rettore dell’Università degli Studi di Bari, Stefano Bronzini, e il direttore generale della Asl Taranto, Stefano Rossi, alla presenza del sindaco Rinaldo Melucci e dell’assessore allo Sviluppo Economico Mino Borraccino.

La Regione Puglia trasferirà alla Asl di Taranto le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) affinché l’Azienda sanitaria possa procedere all’acquisto dell’immobile dalla Banca d’Italia e successivamente al restauro e riuso in modo da consentire l'avvio immediato dal prossimo settembre delle prime attività di formazione e le successive fasi di intervento con le quali completare il recupero e l’utilizzo dell’immobile per le finalità di formazione e ricerca per le discipline mediche e sanitarie.

L'Asl di Taranto, che si avvarrà del supporto tecnico-amministrativo dell’Agenzia regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio (Asset) della Regione Puglia, avvierà un primo lotto funzionale di rapida esecuzione per consentire la disponibilità di 3 aule, situate al Piano rialzato dell’immobile e complete degli arredi minimi necessari per lo svolgimento delle attività di formazione universitaria. L'Università degli Studi di Bari riceverà in comodato d’uso gratuito per 10 anni la struttura e si impegnerà ad erogare, per un analogo periodo di tempo, le attività didattico-formative e di ricerca attinenti

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