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Taranto, appalto mense: la Marina precisa «Tutto regolare»

 
Mimmo Mazza

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Mimmo Mazza

Taranto, appalto mense: la marina precisa «tutto regolare»

La Forza Armata: i prezzi dipendono dagli standard qualitativi

Domenica 07 Giugno 2020, 11:55

La Marina Militare difende la procedura per l’approvvigionamento di generi alimentari per le mense della forza armata della quale la Gazzetta si è occupata nei giorni scorsi. Ma conferma che l'Anac ha avviato una istruttoria e che la mozzarella pugliese da listino costa 17 euro.

In un comunicato stampa la forza armata interviene sulla vicenda sollevata prima dal nostro giornale e poi da Confcommercio Taranto e sulla quale aveva già replicato riguardo in particolare alle modalità di indizione della procedura aggiudicato alla Ricci srl Forniture Alimentari di Cesenatico, partecipante unica per ben 10 dei 17 lotti, per un valore complessivo di oltre 32 milioni di euro, con un ribasso bassissimo, in ordine dell’1-2 per cento.

Intanto viene precisato che «l’acquisto di derrate alimentari si basa su disposizioni regolamentate da Decreti Legislativi e Ministeriali ben noti agli operatori di settore, che privilegiano» come sancito dalle norme «l’incremento degli standard qualitativi del servizio offerto a favore del personale, prevedendo ampio ricorso alla produzione biologica e a prodotti Igp, Dop e Stg (Specialità Tradizionale Garantita) in percentuali minime ben definite». Dunque secondo la Marina Militare «una compiuta comparazione tra gli accordi quadro e i precedenti strumenti negoziali adottati a livello locale non può essere effettuata esclusivamente sul prezzo di alcuni articoli, ma deve includere anche pertinenti valutazioni sulle caratteristiche merceologiche dei prodotti e sulle condizioni di esecuzione». Il riferimento è ai 17 euro al chilo indicati a listino per le mozzarelle pugliesi, «il cui prezzo però – per la Marina - va confrontato con prodotti merceologici delle analoghe categorie Igp, Dop e Stg» e francamente, pur prendendo volentieri atto della nota stampa della forza armata, ci riesce difficile trovare altre mozzarelle con quei prezzi. Quello delle mozzarelle pugliesi peraltro non è l’unico caso perché in listino c’è anche un pesto genovese a oltre 19 euro al chilogrammo. «In ogni caso, il listino integrato nel contratto – spiega la Marina - offre molteplici alternative di generi analoghi dai costi decisamente inferiori e in linea con gli standard commerciali locali, rendendo possibile garantire con una scelta bilanciata il compiuto soddisfacimento delle esigenze delle mense di servizio».

Riguardo la procedura di affidamento per tutte le basi della Marina Militare, la forza armata fa sapere che la stessa si è conclusa il 20 gennaio scorso «senza alcun ricorso ai competenti Tribunali Amministrativi Regionali avverso l’aggiudicazione» e che è «stata effettuata nella massima trasparenza e conformemente alle norme in vigore». In particolare, la Marina sottolinea che «i bandi di gara sono stati pubblicati sulle Gazzette Ufficiali dell’Unione Europea ed Italiana, sul sito ufficiale della Marina Militare e su 16 quotidiani nazionali e locali». La contestazione sulla poca trasparenza riguarda il fatto che pur trattandosi di un accordo quadro la procedura in questione sarebbe stata pubblicata alla sezione “altri bandi” del sito della Marina Militare anziché in quella propria degli accordi quadro, fatto, già segnalato sui nostri articoli, sui quali non c'è replica.
La Marina, infine, conferma l'anticipazione della Gazzetta e cioè che è stata aperta una istruttoria da parte dell’Anac, spiegando che tanto è avvenuto «a seguito di un’istanza presentata da due ditte non partecipanti alla procedura di affidamento e, in tale ambito, in linea con le disposizioni del regolamento della citata autorità sull’esercizio dell’attività di vigilanza in materia di contratti pubblici è stato richiesto – come scritto dal nostro giornale - alla Marina Militare di fornire elementi di riscontro a quanto rappresentato da tali operatori».

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