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Coronavirus Taranto, la Asl annuncia: «In programma tamponi domiciliari»

 
Redazione online

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Coronavirus Taranto, la Asl annuncia: «In programma tamponi domiciliari»

Lo rende noto l’Azienda sanitaria locale, precisando che il tampone domiciliare «è riservato ai soggetti già sottoposti a isolamento fiduciario obbligatorio»

Sabato 25 Aprile 2020, 18:41

TARANTO - «Nell’ambito delle attività di sorveglianza sanitaria relative all’emergenza epidemiologica in corso, il Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Taranto ha messo in atto diverse procedure per effettuare il tampone naso-faringeo ai soggetti che dimorano presso le proprie residenze, non ricoverati in presidio ospedaliero perché asintomatici o paucisintomatici». Lo rende noto l’Azienda sanitaria locale, precisando che il tampone domiciliare «è riservato ai soggetti già sottoposti a isolamento fiduciario obbligatorio - perché positivi - e ai casi fortemente sospetti per rischio di contagio contratto. Ogni giorno, equipe composte da un tecnico della prevenzione e due infermiere del Dipartimento di prevenzione si spostano tra Taranto e provincia per effettuare i tamponi domiciliari, secondo le liste predisposte dalla struttura: i tamponi sono eseguiti secondo le procedure di sicurezza definite dal Ministero della Salute, sia per quanto concerne la vestizione dell’operatore sia per la conservazione del tampone effettuato».

Si sta procedendo anche alla rilevazione «dei tamponi in auto - puntualizza l’Asl - nella tensostruttura allestita presso il PTA di Massafra. Qui sono invitati a fare il tampone i sospetti covid asintomatici individuati dal Dipartimento, i positivi già accertati asintomatici per i quali è giunto il tempo di verificare la negativizzazione». Contattati previamente dal Dipartimento, i cittadini ricevono un’autorizzazione specifica che consente loro lo spostamento da casa alla tenda, rigorosamente in auto e muniti di guanti e mascherina. Il tampone e le operazioni di registrazione si svolgono in tenda, direttamente in auto con finestrino abbassato. Inoltre, il Dipartimento di prevenzione sta effettuando uno studio di «sieroprevalenza». Nello specifico, 100 operatori dell’ospedale di Castellaneta (25 medici, 25 OSS e 50 infermieri), dove si è verificato un focolaio con oltre 30 casi, oltre al tampone, sono sottoposti anche al prelievo di anticorpi, per analizzare e studiare un’eventuale correlazione tra la presenza di anticorpi e la positività/negatività del tampone.

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