La polizia di Manduria (Ta) ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 23enne sorvegliato speciale del posto, per atti persecutori, lesioni, danneggiamento e rapina nei confronti della sua ex convivente e dei suoi familiari. Le indagini sono partite nell'agosto 2017 dopo la denuncia dei genitori della donna: l'uomo, infatti, dopo la fine della loro relazione aveva cominciato ad assumere comportamenti violenti nei confronti della ex e dei suoi familiari, tanto da costringerli a modificare le loro abitudini.
La donna si era dovuta perfino rivolgere a uno psicologo, in quanto in preda alla depressione. Più volte era stata percossa e rapinata, l'ex aveva da ridire sul suo modo di vestire, le impediva di telefonare agli amici liberamente, voleva sempre essere a conoscenza dei suoi spostamenti, anche quando stavano insieme, e pretendeva di monitorare i messaggi del suo cellulare. In un'occasione aveva anche sparato dei colpi d'arma da fuoco verso l'auto della vittima e l'abitazione dei suoi familiari. L'uomo si trova in carcere. In casa aveva una semiautomatica Beretta calibro 9x21, con matricola abrasa, caricatore e 13 proiettili.