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Trani, vendevano prodotti fitosanitari con marchi falsi: 2 condanne

 
Redazione online

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Il 'Dormex' era stato ritirato nel 2009 dal mercato italiano

Lunedì 10 Febbraio 2020, 17:21

17:23

TRANI- Il Tribunale di Trani ha condannato a un anno e sei mesi e un anno e due mesi di reclusione i fratelli Vincenzo e Luigi Zinni, proprietari della Sud Agricola di Andria che commercializza prodotti per l'agricoltura, accusati di aver contraffatto e introdotto in commercio un prodotto spacciato come Dormex, nome commerciale di un fitoregolatore utilizzato in agricoltura che stimola una maggiore produzione e una raccolta anticipata. Il Dormex, prodotto dalla società tedesca AlzChem Trostberg AG, è stato ritirato dal mercato italiano nel 2008 e successivamente anche dal mercato europeo, ma continua ad essere commercializzato in molti altri Paesi del mondo. Un altro imputato è stato assolto dall’accusa di favoreggiamento. I reati contestati risalgono al periodo tra gennaio e marzo 2012.
Nelle motivazioni della sentenza, il giudice Paola Angela De Santis fa presente che il prodotto fu «classificato come tossico, presentando dei rischi per chi lo utilizzava come esposizione in assenza dei dispositivi di protezione individuale». Sta di fatto che negli anni si è diffuso sempre di più il mercato illegale di prodotti similari - ma non autorizzati - a tal punto che AlzChem ha sporto denuncia per contrastare il fenomeno di diffusione illegale nel mercato nero del prodotto contraffatto contenuto spesso in taniche blu recanti etichette false che riportano il nome commerciale Dormex. Gli imputati, che rispondono di contraffazione e introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, sono stati altresì condannati al pagamento delle spese processuali e di custodia dei beni in sequestro e al risarcimento del danno (da liquidarsi in separato giudizio) patito da AlzChem Trostberg AG, che si è costituita in giudizio con l’avvocato Franca Annicchiarico del foro di Taranto. La società tedesca in una nota del suo legale esprime «viva soddisfazione per gli esiti delle attività investigative e della Magistratura di Bari e Trani».

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