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Conte su Mittal: progetto di accordo, presto incontro. Aziende indotto protestano

 
Redazione online

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Conte: «Mittal chiede 5000 esuberi, inaccettabile». Governo disponibile a discutere immunità

Rimosso il blocco davanti al siderurgico da parte dei rappresentanti di 150 imprese che operano per la multinazionale

Giovedì 30 Gennaio 2020, 18:48

23:12

«Ci stiamo aggiornando. C'è un progetto di accordo, ci sono dei dettagli da definire». Lo dice il premier Giuseppe Conte nel punto stampa da Sofia in merito al negoziato con A.Mittal sull'ex Ilva. Se ci vedremo? «Non è da escludere nei prossimi giorni, Mittal ha dato disponibilità». Tuttavia, l'emergenza dei due primi casi accertati di coronassi in Italia ha fatto saltare l'agenda del premier che con il Governo seguirà l'evolversi della situazione del virus anche se per ora sembrerebbe escluso il rischio di un contagio.

Intanto, hanno sciolto il sit-in davanti alla sede della direzione dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto senza avere risposte dall’azienda sul ristoro dei crediti maturati: i titolari di diverse imprese dell’indotto e i dirigenti di Confindustria Taranto hanno atteso invano per tre ore di essere ricevuti. «Abbiamo saputo che il management - ha precisato il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro - era impegnato in una call conference in vista della scadenza di domani sulla trattativa relativa al riassetto del gruppo, e sappiamo bene che la questione è delicata e complessa. Ma anche la questione dell’indotto è una priorità». Si è trattato, ha aggiunto, di un presidio «assolutamente pacifico, contenuto nei numeri, una quarantina di persone, e senza striscioni, cartelli e slogan».

Sono circa 150 le aziende, con alle dipendenze seimila lavoratori, che reclamano il pagamento delle fatture. Già a novembre fu messa in atto da imprese e lavoratori una protesta con presidio davanti alle portinerie che durò nove giorni e fu revocata dopo l’invio dei bonifici. La questione ora si sta riproponendo e gli imprenditori spiegano che di questo passo non saranno più in regola col Durc, il Documento unico di regolarità contributiva, e questa situazione di impasse crea problemi nei rapporti con l’erario, i fornitori e le banche.

La delegazione di Confindustria alle 18 sarà ricevuta dal prefetto di Taranto Demetrio Martino che, a quanto si apprende, avrebbe già avuto una interlocuzione con l’azienda e rassicurazioni sul graduale accreditamento dei pagamenti delle fatture scadute.

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