Sono 2.552 i ragazzi che ieri hanno sostenuto il test di ammissione per l’accesso ai corsi di laurea in professioni sanitarie. In buona parte, residenti nel capoluogo. Ma anche tanti pendolari che hanno raggiunto il Campus di via Orabona, dove si è svolta la prova, dalle province pugliesi e dalla Basilicata.
Sono diciassette le facoltà per le quali si è tenuto l’esame che garantirà l’ingresso a 869 candidati comunitari e non comunitari (questi ultimi a condizione che siano in possesso di permesso di soggiorno oppure titolari di titoli di studio conseguiti in Italia o di scuole italiane all’estero), mentre 28 posti sono destinati a candidati extra Unione Europea non residenti in Italia.
I corsi di laurea sono: Assistenza sanitaria, Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, Igiene dentale, Tecniche ortopediche, Educazione professionale, Fisioterapia, Infermieristica, Logopedia, Ortottica e assistenza oftalmollogica, Ostetricia, Tecniche audioprotesiche, Tecnica della riabilitazione psichiatrica, Tecniche di laboratorio biomedico, Tecniche audiometriche, Tecniche Di neurofisiopatologia, Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.
Ogni candidato ha potuto esprimere fino a tre preferenze per il corso di laurea: se il punteggio conseguito non fosse sufficiente per accedere alla prima scelta, si valuta se può bastare all’ingresso in graduatoria delle successive indicazioni espresse. Le domande più numerose sono state per il corso di laurea in Fisioterapia (543 per 33 posti), in Infermieristica (306 per 95 posti), a seguire Logopedia (262 per 40 posti) e Ostetricia (244 per 29 posti).
La prova di ammissione è cominciata alle 11: cento i minuti a disposizione per completare un compito composto da sessanta domande a risposta multipla che prevedono un coefficiente di 1,5 punti per ogni risposta esatta ed una sottrazione di 0,4 punti per ogni errore. Alle 12,40 è scattata la consegna. Ora per i ragazzi comincerà una lunga attesa che si concluderà soltanto il prossimo due ottobre, quando saranno pubblicate le graduatorie.
«Mi è sembrata una prova abbordabile – racconta Giorgia Scardigno, diciotto anni, e studentessa di Bitetto. Pensavo che avrei avuto maggiori difficoltà. Ora tocca aspettare i risultati». Scardigno ha scelto il corso in «dietistica». «È sicuramente quello che prediligo. In caso non dovesse andar bene ho dato preferenza per fisioterapia e logopedia».
Marianna De Marco, vive a Montalbano jonico (Basilicata) e ha venti anni. «Lo scorso anno – spiega – non ho passato il test di medicina e mi sono iscritta a Farmacia per non perdere l’anno». De Marco quest’anno sarà iscritta al semestre filtro, il nuovo modello di accesso ai corsi di laurea di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria che sostituisce il test d’ingresso iniziale, permettendo l’iscrizione libera al primo semestre per poi accedere a una graduatoria nazionale basata sul superamento di tre esami fondamentali. «Mi sto aprendo una nuova strada. Ho scelto Ostetricia. Aspetterò i risultati e deciderò cosa fare».
«Ho studiato tanto – aggiunge Francesco Barbieri, diciannove anni e residente ad Altamura. Spero di passarlo e di iniziare il mio percorso da fisioterapista. Le domande erano più o meno quelle che mi aspettavo. Speriamo bene».