Sabato 06 Settembre 2025 | 21:37

Conte torna a Taranto. Sottosegretario Turco: «Decreto per il rilancio pronto»

 
Mimmo Mazza

Reporter:

Mimmo Mazza

Taranto, torna Conte. Sottosegretario Turco: «Decreto per il rilancio pronto»

Il premier dovrebbe tornare in Puglia il 28 gennaio

Domenica 19 Gennaio 2020, 09:07

12:23

Il premier Giuseppe Conte torna a Taranto. Lo farà - dopo le ore trascorse la vigilia di Natale tra i malati dell’ospedale Santissima Annunziata, gli operai dell’ex Ilva e i bisognosi della mensa della Caritas - a fine mese (probabilmente il 28 gennaio) per annunciare gli intendimenti del suo Governo sul futuro dello stabilimento siderurgico e, più in generale, del rilancio della città. Venerdì sera a Palazzo Chigi, Conte ha tenuto un vertice con il ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli, il ministro per il Sud Peppe Provenzano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il tarantino Mario Turco, e l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, per definire il pacchetto di interventi.

Sottosegretario Turco, a che punto è il Cantiere Taranto?
«A Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio abbiamo fatto il punto del decreto Cantiere Taranto e stabilito altre importanti misure a sostegno della riconversione economica in termini di rafforzamento della presenza universitaria, infrastrutture stradali, sanitarie, sostegno alle imprese e di nuova offerta turistica. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, nel decreto ci sarà un importante polo legato al mare che farà di Taranto una delle principali mete attrattive del Sud Italia. Sarà il Presidente del Consiglio a presentare a Taranto, a breve, le misure del decreto dopo averle condivise con le diverse istituzioni locali. Sarà anche mia premura raccogliere le ulteriori proposte del territorio».

L’annullamento della riunione del tavolo del Cis programmata per lo scorso 17 gennaio ha generato molte polemiche: quando tornerà a riunirsi?
«Il rinvio del tavolo Cis è stato opportuno perché rischiavamo l’assenza di molti rappresentanti istituzionali del Governo impegnati nello stesso giorno a partecipare al consiglio dei Ministri, convocato per alcune urgenze, quali le decisioni sulla nota riduzione del cuneo fiscale sul lavoro dipendente. Il rinvio, inoltre, ha permesso sempre nella riunione di ieri ai rappresentanti del Governo di valutare l’introduzione di nuove misure per accelerare la realizzazione delle azioni del Cis. Sono molto fiducioso in un cambio di passo. Ci sarà un forte impegno da parte della Presidenza del Consiglio e delle diverse amministrazioni pubbliche anche locali che potranno maggiormente collaborare al loro completamento».

Entro fine gennaio ArcelorMittal e il Governo dovranno trovare un accordo sul futuro dell’ex Ilva: cosa devono aspettarsi i tarantini?
«Il Ministro dello sviluppo economico sta lavorando insieme ai diversi attori economici e sindacali per proporre un piano industriale basato su un nuovo modello produttivo. Ci sono difficoltà che non si possono nascondere. Confido che la proposta che verrà formalizzata a breve sia sostenibile sia sul piano economico e soprattutto che sia conciliabile con la tutela ambientale e la salvaguardia della salute. È importante che la decisione venga prima condivisa con i diversi attori del territorio perché Taranto non può permettersi contrapposizioni istituzionali e sociali».

Come valuta i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea per la transizione energetica?
«Certamente la decisione della Commissione Europea, fortemente sostenuta dal Governo e dal Presidente del Consiglio, potrà dare un notevole sostegno finanziario alla riconversione industriale del Paese e soprattutto all’affermazione di nuovi modelli produttivi, non più basati sull’economia lineare ma su quella circolare, più rispettosa dell’ambiente. Per Taranto si tratta di un’importante opportunità per riconvertire, riqualificare e bonificare l’intera area industriale. Si attende adesso di conoscere le risorse disponibili per l’Italia, le procedure di accesso ai finanziamenti e soprattutto la definizione dell’oggetto dell’investimento finanziabile e la loro ripartizione territoriale. Dubito che i tempi siano però brevi».

Intanto al porto di Taranto si affacciano anche i gestori delle crociere: quanto il riavvio dello scalo potrà contribuire alla riconversione?
«In pochi mesi dalla nomina a sottosegretario ho facilitato la realizzazione di un sistema integrato portuale grazie all’introduzione in legge di bilancio della zona franca doganale e alle delibere Cipe su Dristipark e Agromed, approvate nei mesi di novembre e dicembre. Inoltre, nel decreto Cantiere Taranto ci saranno altre misure a sostegno della retroportualità, tra cui le infrastrutture dell’ultimo miglio. Per i territori fuori dalla retroportualità ci sarà l’opportunità di riqualificare per finalità turistiche le arterie ferroviarie in disuso. Infine, tra i diversi tavoli che ho istituito a Palazzo Chigi per favorire gli investimenti, importante è quello volto a favorire la presenza di operatori portuali e dei gestori di navi da crociera. Si intende infatti rafforzare la loro presenza nel sud Italia e a Taranto. In particolare, nella città dei due mari saranno annunciati a breve importanti investimenti pubblico-privati da parte di primarie imprese italiane e straniere in diversi settori produttivi».

Università: i dati delle immatricolazioni segnalano un aumento degli iscritti a Taranto. Un segnale importante verso l’autonomia?
«Il tema Università nel decreto cantiere Taranto sarà centrale per il processo di riconversione economica, culturale e sociale del territorio. Miriamo a rafforzare l’offerta universitaria oggi presente e a tracciare un percorso che in un triennio ci potrà permettere l’autonomia. Certamente, è previsto nel decreto cantiere Taranto già un polo universitario autonomo in medicina con una specializzazione, come ho già da tempo annunciato, nella prevenzione delle malattie sul lavoro. Su tale importante misura ci sarà la partecipazione anche di un importante istituto pubblico che farà diventare Taranto una eccellenza nazionale nell’ambito della ricerca e della cura delle malattie sul lavoro. Stiamo parlando di un qualcosa di concreto che dopo l’approvazione del decreto si realizzerà in pochi mesi, quando a partire dal prossimo bando di ingresso al corso di laurea in medicina ci sarà Taranto tra le sedi che potranno ospitare studenti provenienti da tutta Italia. La presenza dell’Università e del polo universitario in medicina permetterà di migliorare le strutture sanitarie e l’offerta delle prestazioni mediche grazie anche ad un piano di assunzioni di medici, infermieri e tecnici che stiamo prevedendo sempre nel decreto cantiere Taranto. Tutti i risultati già raggiunti e quelli che verranno sono il risultato di un duro lavoro da parte dei diversi soggetti istituzionali, governativi e locali, frutto del clima collaborativo e sinergico venutosi a creare in questi mesi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)