I fondi del Patto per la Puglia finanzieranno la nuova stazione di Nasisi, lo scalo misto a servizio dei passeggeri del porto di Taranto. La giunta regionale licenzierà oggi - su proposta dell’assessore ai Trasporti, Gianni Giannini - l’accordo con Rfi per i 15 milioni necessari a realizzare la stazione che costituirà anche la porta di ingresso del nuovo terminal intermodale ionico.
L’opera è stata prevista nel Patto, firmato a settembre 2016 con il governo Renzi, per un importo di 22 milioni di euro. Gli altri 7 milioni verranno utilizzati per realizzare una viabilità di accesso adeguata (oggi c’è solo una striscia di asfalto molto stretta): servono nuove strade per consentire l’accesso dei bus.
Il vecchio scalo ferroviario di Nasisi, che si trova sulla linea Taranto-Brindisi in prossimità del quartiere Paolo VI, non è più utilizzato da molti anni. Il progetto prevede di realizzare una stazione dotata di tre binari e due marciapiedi, oltre alle opere accessorie tra cui un nuovo parcheggio. L’idea, dal punto di vista trasportistico, è creare un punto di interscambio per chi arriva con i bus extraurbani (o anche in auto) da Bari e da Brindisi, per poi proseguire con una sorta di metropolitana leggera. I lavori dovranno essere completati entro il 2022, data limiti per l’utilizzo dei fondi Fsc.
Sempre sul fronte ferroviario, domani la giunta darà il via anche all’accordo con le Fal per l’utilizzo di circa 23 milioni per otto interventi sulla sicurezza della linea. Si tratta di una fetta dei soldi che il ministero delle Infrastrutture ha messo a disposizione, ai tempi di Delrio, per le linee non interconnesse con la rete nazionale e che serviranno ad adeguare la dotazione delle Fal anche a seguito dei lavori in corso per il raddoppio. Ad esempio con l’installazione di 100 nuove «boe» per il sottosistema di controllo elettronico della marcia del treno sul secondo binario (1,8 milioni di euro), ma anche con l’installazione di nuovi sistemi di controllo elettronico a bordo dei treni (10,7 milioni), con l’adeguamento del centro di controllo del traffico di Bari alla nuova tecnologia. Altri interventi prevederanno la sostituzione del «blocco conta assi» su 12 tratte, l’installazione di un sistema elettronico per il controllo di 15 passaggi a livello (serve a verificare se a sbarre chiuse ci sono veicoli imprigionati) e la sostituzione di alcuni segnali con quelli a tecnologia led. Anche in questo caso, le opere andranno completate entro il 2022 con una previsione di cominciare gli interventi entro il prossimo anno.