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Taranto, istituire giorno della memoria per vittime inquinamento

 
Giacomo Rizzo

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Giacomo Rizzo

Taranto, istituire giorno della memoria per vittime inquinamento

foto Todaro

La data individuata sarebbe quella del 25 febbraio, è partita la petizione online

Lunedì 01 Aprile 2019, 10:02

«Troppi bambini diventati Angeli». Una consultazione pubblica di raccolta firme per sostenere l’istituzione, nella data del 25 febbraio, della Giornata Nazionale Vittime dell’Inquinamento Ambientale. È l’iniziativa lanciata dall’Associazione Genitori tarantini ETS e della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), che - attraverso la petizione on line - «chiamano a raccolta i cittadini e tutte le Associazioni ed i Comitati dei Siti di Interesse Nazionale (Sin), Regionale (Sir) e di tutte le aree esposte a rischio inquinamento ambientale». In Italia sono 12.482 i siti potenzialmente contaminati in attesa di bonifica con elevato rischio sanitario secondo l’elaborazione Ispra.


L’appello era già stato rivolto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla vigilia della «Fiaccolata per i nostri Angeli», organizzata dal gruppo dei Genitori Tarantini proprio il 25 febbraio scorso in memoria dei bambini e dei ragazzi morti per malattie che si ritengono correlata all’inquinamento. La manifestazione, che portò in piazza circa 6mila persone, giungeva a un mese esatto di distanza dalla morte di Giorgio Di Ponzio, il 15enne che ha combattuto per tre anni contro un sarcoma dei tessuti molli. Perchè istituire una Giornata della memoria in ricordo delle vittime dell’inquinamento ambientale? Perchè, secondo i promotori della consultazione pubblica, si assiste a «una strage silenziosa che, per troppi decenni, non ha trovato la giusta attenzione da parte dei media, del mondo produttivo e del Legislatore».


Ogni anno «sono 84.300 - spiegano la presidente dell’Associazione Genitori Tarantini Cinzia Zaninelli e il presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale Alessandro Miani - le vittime in Italia del solo inquinamento atmosferico (dati Oms) a cui si devono aggiungere i morti per amianto (5.300 – dati Ona) e 3.200 decessi attribuibili a tumore al polmone causato dalla presenza di gas radon in ambienti indoor (dati ISS). L’inquinamento dell’acqua causa 14 decessi al giorno in Europa, mentre per quello del suolo gli studi epidemiologici in letteratura vi sono molti casi di contaminazione in cui il rischio per la popolazione esposta è pari o superiore a uno su mille».
È stato chiesto ad Italiaambiente di essere la piattaforma (unica autorizzata) su cui raccogliere le sottoscrizioni on-line. «Un atto di civiltà - concludono Zaninelli e Miani - per ricordare chi non c’è più e per dare voce a tutte le realtà territoriali che soffrono un impatto ambientale che ha negative ricadute sulla salute pubblica».

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