«Sono Caterina e sopravvivo a Taranto, una città difficile da amare perché la sua bellezza è soffocata dal fumo delle grandi fabbriche che, presentate come opportunità, si sono rivelate una minaccia esistenziale che ha sottratto il futuro a centinaia di persone che avevano come me, come qualsiasi altra persona, tutto il diritto di vivere». Lo scrive una studentessa del liceo Aristosseno di Taranto, firmataria dell’appello alla partecipazione alla «marcia globale per il clima» che si svolgerà anche a Taranto venerdì mattina. Raduno alle 9 davanti all’ingresso principale dell’Arsenale della Marina militare e arrivo in piazza della Vittoria entro le 13.
«Non era questo - aggiunge la studentessa - il futuro che avevano immaginato di subire. Non è questo il futuro che mi appartiene. C'è un tempo in cui bisogna riflettere, per arrivare ad una scelta dalla quale far partire un’azione per cambiare questo sistema. É questo il momento del cambiamento, è adesso il tempo in cui sento il bisogno e chiedo il sostegno dei docenti, dirigenti scolastici, mamme e papà. È a voi che rivolgo il mio appello e la richiesta del vostro supporto e della vostra partecipazione». Venerdì 15 marzo «scelgo di scioperare - conclude Caterina - per il futuro del mondo, per il mio futuro, per il futuro che ci stanno rubando. Non c'è più tempo, i cambiamenti climatici sono già in atto e lo vedano tutti i giorni. É già tardi. E qui stiamo soffocando, qui stiamo annegando».