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Taranto, stabilizzazioni alla Asl: saranno assunti in 178

 
Redazione online

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Si tratta dei lavoratori che rientrano nella cosiddetta legge Madìa. Sono prevalentemente infermieri, quasi tutti in servizio, fin qui utilizzati con continue proroghe a tempo determinato

Domenica 09 Settembre 2018, 10:10

TARANTO - Tanto tuonò che piovve. Alla fine la tanto attesa e reclamata delibera sulle stabilizzazioni del personale precario della sanità jonica è arrivata. Sono 178 i lavoratori che, stando ai requisiti previsti dalla legge Madìa, hanno diritto all’assunzione a tempo indeterminato. Si tratta prevalentemente di infermieri. Ma non si tratta, ovviamente, di nuova occupazione. Praticamente quasi tutti, se non proprio tutti, sono in servizio, magari utilizzati con continue proroghe a tempo determinato. Per loro arriva, dunque, la garanzia del posto di lavoro fisso. Mentre, in barba alle accuse del ministero secondo cui la Puglia avrebbe addirittura un esubero di infermieri, sono almeno un altro centinaio – secondo i calcoli della Funzione pubblica della Cgil – i posti attualmente coperti nell’Asl jonica da altro personale assunto a tempo determinato, al di fuori degli elenchi degli aventi diritto a questa procedura di stabilizzazione. Come dire, dunque, che mentre dopo mesi sofferti di attese (le assunzioni avrebbero dovuto decorrere dal primo gennaio di quest’anno), ricognizioni, chiarimenti e rassicurazioni, ordini e contrordini, minacce di scioperi, interrogazioni, tutto finalizzato al superamento del precariato, già se ne stava creando dell’altro.

Dunque, gli aventi diritto alla stabilizzazione in questa fase sono 178. La delibera del direttore generale dell’Asl Ta, Stefano Rossi, pubblicata venerdì sera contiene in allegato la suddivisione delle varie figure secondo i profili professionali e i nominativi degli aventi diritto. A questi elenchi vanno evidentemente sommati quelli degli altri 87 lavoratori già precedentemente assunti. Per un totale (265) che si avvicina al numero indicato in passato. Ed ancora a questi andranno eventualmente aggiunti quelli di altre figure professionali – assistenti sociali e psicologi – per i quali si attendono alcuni chiarimenti dalla Regione. Ma soprattutto, come stabilito a giugno dalla Regione in applicazione di alcuni parametri ministeriali, la dotazione organica sarà incrementata di 135 unità di operatori socio sanitari. Intanto, per assorbire tutti gli aventi titolo alla stabilizzazione – fa notare Emiliano Messina (Uil Fpl) – l’Asl ha provveduto ad una modifica di alcuni profili in modo da stare dentro le risorse finanziarie a disposizione che sono poi sostanzialmente quelle sostenute dall’azienda per il personale precario salvo, così come previsto per legge, un incremento degli ordinari limiti finanziari utilizzando le risorse previste per i contratti di lavoro flessibile.

Quali, dunque, i lavoratori che saranno stabilizzati? Si tratta di 5 collaboratori tecnici informatici, 11 assistenti sanitari, 2 educatori, 140 infermieri, 7 infermieri pediatrici, 3 ostetriche, altri 11 operatori con profilo tecnico. Tutti rispondono ai requisiti essenziali tra cui, soprattutto, aver maturato al 3 dicembre 2017 almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni alle dipendenze dell’amministrazione che procede alla assunzione. Intanto, la delibera della stabilizzazione è al vaglio delle organizzazioni sindacali di categoria che preannunciano una loro valutazione nelle prossime ore. Di sicuro la procedura, in stand-by, era stata oggetto da mesi di proteste e sollecitazioni. Non solo sindacali. Era dei giorni scorsi anche una interrogazione al presidente Emiliano e l’annuncio di richieste di accesso agli atti per capire a che punto fosse la ricognizione degli aventi diritto alla stabilizzazione. 

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