Prima si è fatto assumere dal presidente di una cooperativa sociale di Taranto per ottenere una misura alternativa al carcere, poi - pur non presentandosi al lavoro - ha cominciato a estorcere denaro al suo capo, inviandogli messaggi minacciosi e presentandosi in ufficio intimorendolo. Un 31enne tarantino pluripregiudicato è stato arrestato dalla polizia colto in flagranza di reato, in un bar di Viale Magna Grecia, mentre il presidente della cooperativa gli consegnava 200 euro. La vittima, stufa delle continue minacce, aveva denunciato l'uomo, che dallo scorso dicembre gli aveva reso la vita impossibile. Si era presentato un giorno in cooperativa chiedendo di essere assunto per poter chiedere al tribunale una misura alternativa alla detenzione. Il presidente, conoscendo la 'fama' criminale del 31enne, l'ha assunto come operaio generico, temendo ritorsioni. L'uomo, tuttavia, pur non avendo lavorato neanche un giorno, ha cominciato a chiedere somme di denaro. Inoltre, dieci giorni dopo la sua assunzione, l'arrestato ha riferito al presidente di avere saputo che, la notte prima, era stata rubata l'auto di una socia della cooperativa, e di sapere dove si trovasse la vettura, pur sostenendo di non avere nulla a che fare con il furto. Per essere stato in grado di fornire l'informazione, ha chiesto 1500 euro, e nei giorni successivi ha preteso ulteriore denaro, minacciando il presidente con messaggi e note vocali, perfino dopo che - lo scorso maggio - era stato licenziato. Grazie alla denuncia del presidente, l'uomo è stato arrestato per estorsione e denunciato per atti persecutori.

Un 31enne pluripregiudicato terrorizzava il presidente di una cooperativa sociale: aveva anche preteso 1500 euro per averlo aiutato a trovare una macchina rubata
Giovedì 16 Agosto 2018, 12:04
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