ROMA - «Taranto è pronta ad abbracciare ogni vita in pericolo, senza se e senza ma». Lo afferma il sindaco, Rinaldo Melucci, per il quale «in questi casi bisogna distinguere il giudizio politico dalle questioni tecniche. Come è noto secondo queste ultime, dopo la riforma del sistema portuale del '94, i sindaci non hanno più alcuna competenza diretta sulla gestione di banchine e operatività degli scali. Motivo per cui attendiamo di comprendere quali provvedimenti il governo trasmetterà alle Authority italiane sulla materia delle immigrazioni. D’altronde in mare vigono leggi e consuetudini internazionali che non si possono cancellare con una semplice circolare».
«Nel merito politico invece - prosegue Melucci - per me stiamo parlando di vite umane che hanno sempre la priorità su accorgimenti politici e normativi. La nostra è da sempre terra di accoglienza, non so davvero come si possano respingere 629 vite umane».
Il riferimento del sindaco Melucci è alla nave Aquarius che al momento si dirige verso nord, seguendo le istruzioni ricevute dopo i soccorsi e i trasbordi operati la scorsa notte sotto il coordinamento del MRCC di Roma nel golfo libico. L'Aquarius è nell'attesa di istruzioni definitive per quanto riguarda il porto di sbarco, ma il nostro governo ha in corso una sorta di braccio di ferro con Malta ed ha dichiarato l'intenzione di chiudere i porti italiani.