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Ciclismo - Sella, fuga e trionfo all'Alpe di Pampeago

 
Ciclismo - Sella, fuga e trionfo all'Alpe di Pampeago

Sabato 24 Maggio 2008, 00:00

02 Febbraio 2016, 19:51

ALPE DI PAMPEAGO (TRENTO) - Una fuga di 182 km, 53 dei quali in solitudine, e poi il trionfo sul traguardo dell'Alpe di Pampeago. Il trionfo di Emanuele Sella, vincitore oggi della 14ª tappa del Giro d'Italia, da Verona all'Alpe, 195 km, in Val di Fiemme, con arrivo a quota 1285 dopo aver scalato il Passo Manghen a quota 2047 e aver superato pendenze del 16% su tratti di salita quasi impossibili da scalare con andatura costante. Era la prima vera tappa di salita, sulle Dolomiti.
Una vittoria arrivata dopo 5 ore e 37 minuti, a conferma della durezza della tappa. E negli ultimi 5 km si è vista tutta la fatica accumulata dal 27enne vicentino, il quale però ha tenuto duro, non ha mai mollato, accompagnato - quasi spinto - anche dal tifo della gente ai lati della strada.

Per Emanuele Sella, scalatore puro, è il secondo successo di tappa in un Giro d'Italia, dopo quello del maggio 2004 nella frazione Porto Sant'Elpidio-Cesena. Al secondo posto, staccato di qualche minuto, si è piazzato il bielorusso Vasil Kiryienka (Tinkoff); terzo lo spagnolo Jaoquin Oliver Rodriguez (Caisse d'Epargne), a più di 5' da Sella. Quarto, a oltre 7', il venezuelano Josè Humberto Rujano (Caisse d'Epargne, quinto il toscano Paolo Bettini (Quick Step).

Gabriele Bosisio è la nuova maglia rosa. Il 27enne atleta milanese della LPR precede di appena 5 secondi in classifica generale lo spagnolo Alberto Contador. Il leader della corsa fino a stamattina, Giovanni Visconti, è giunto al traguardo con un ritardo di oltre 17 minuti dal vincitore di tappa, Emanuele Sella, ma - cosa più importante ai fini della classifica generale - con un ritardo di poco superiore ai sette minuti da Bosisio, su cui invece aveva un vantaggio di 5 primi e 50 secondi che non gli è bastato per restare leader della corsa rosa. Sono stati gli ultimi due chilometri quelli fatali a Visconti, e in particolare i 500 metri finali, quando la strada s'impenna ancora di più, ed ha dovuto cedere la maglia rosa dopo otto giorni.

Il nuovo leader, compagno di squadra di Danilo Di Luca, già domani potrebbe veder a rischio la maglia rosa perchè è in programma la tappa da Arabba alla Marmolada, 153 km, con arrivo a Passo Fedaia, a quota 2057, con 6 Gran premi della montagna. E sarà sicuramente battaglia tra i vari Contador, Di Luca, Pellizotti e Simoni. Ma Bosisio cercherà di far valere le proprie qualità di scalatore già mostrate oggi e prim'ancora in occasione della settima tappa di questo Giro, quella con arrivo in salita a Pescocostanzo.

Ordine d'arrivo della 14ª tappa del ciclistico d'Italia, la Verona-Alpe di Pampeago (Trento), di 195 km

1. Emanuele Sella (Ita) in 5h37'14 (+22 di abbuono) (media di 34,338 km/h)
2. Vasil Kiryienka (Bie) a 4'38 (+12 di abbuono)
3. Joaquin O. Rodriguez (Spa) a 5'08 (+8 di abbuono)
4. Josè Guillen Rujano (Ven) a 7'28
5. Paolo Bettini (Ita) a 7'59
6. Denis Menchov (Rus) a 8'48
7. Franco Pellizotti (Ita) a 8'57
8. Riccardo Riccò (Ita) s.t.
9. Gilberto Simoni (Ita) a 9'01
10. Juergen Van den Broeck (Bel) s.t.
11. Marzio Bruseghin (Ita) a 9'03
12. Domenico Pozzovivo (Ita) a 9'11
13. Danilo Di Luca (Ita) a 9'14
14. Leonardo Piepoli (Ita) a 9'27
15. Alberto Contador (Spa) a 9'33
16. Christian Vandevelde (Usa) a 9'38
17. Andreas Kloden (Ger) a 9'57
18. Tadej Valjavec (Slo) s.t.
19. Paolo Savoldelli (Ita) a 10'11
20. Chris Soerensen (Dan) a 10'23
21. Gabriele Bosisio (Ita) a 10'37
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