BARI - Acque in burrasca. Navigazione agitata per la Quartieri Uniti Bari, la seconda formazione del capoluogo. Dall’ultimo porto toccato in campionato, quello di Cerignola, la flotta dei presidenti Di Bari e Fraddosio è tornata senza punti e allenatore. Proprio ieri, infatti, l’entourage delle volpi biancorosse, per bocca degli alti vertici societari ha confermato il nuovo esonero del responsabile tecnico Lorenzo Catalano.
«È stata una scelta tecnica; non c’erano più le condizioni per continuare il rapporto. Adesso ci prendiamo qualche giorno di riflessione per pianificare il futuro», ha spiegato il direttore sportivo Carlo Di Bari.
Altro non è trapelato dalla società barese, a fronte di una scelta che stupisce visto il buon campionato effettuato sino ad oggi dalla seconda squadra barese, in zona playoff con una squadra giovanissima e che comunque ha sempre offerto un calcio piacevole. Fatto sta che, per il momento, il gruppo è stato affidato alle cure del tecnico in seconda Emanuele Filannino.
Che il rapporto tra Catalano e la QUB non fosse un idillio lo si era capito anche alla luce dell’esonero lampo, successivamente ritrattato, di qualche settimana fa. Altre notizie, tuttavia, giungono per bocca dello stesso tecnico: «La decisione del mio allontanamento era stata presa già prima della trasferta di Cerignola dove, infatti, non ero in panchina - spiega con durezza l’allenatore barese -. Una parte della società era ormai contro di me. Io non ho mai accettato - continua l’allenatore - i tentativi di intromissione nelle scelte di natura tecnico tattica che devono competere soltanto a me. Non scendo a compromessi, sbaglio con la mia testa e non mi faccio manipolare da nessuno. Il mio esonero è stato un atto di vigliaccheria per distogliere l’attenzione da mancanze ed inefficienze societarie. Non c’è stato il rispetto dei ruoli - finisce l’ex tecnico delle “volpi” pur lasciando una squadra in ottima posizione di classifica e che a novembre ha vinto il premio disciplina».
















