Si è spento a 89 anni Pippo Baudo, volto leggendario della Rai e protagonista assoluto della storia dello spettacolo italiano. Con la sua carriera ha attraversato decenni di televisione, restando sempre un punto di riferimento e guadagnandosi l’appellativo di “Super Pippo”. La notizia è stata confermata dal suo storico legale e amico fraterno, l’avvocato Giorgio Assumma.
Uomo di grande cultura e temperamento, democratico di ferro, Baudo ha visto passare governi, rivoluzioni interne alla Rai e cambiamenti epocali del Paese, senza mai perdere il suo posto nel cuore del pubblico. Detiene ancora il record di conduzioni al Festival di Sanremo: ben 13 edizioni, che hanno segnato la storia della kermesse canora.
Non sono mancati momenti di tensione e di polemica: nel 1986 rischiò persino di sfiorare un incidente diplomatico internazionale con lo sketch del Trio Lopez-Marchesini-Solenghi sull’ayatollah Khomeini. E sempre dal palco di Sanremo, lanciò giovani talenti destinati a lasciare il segno, come Beppe Grillo, autore della celebre battuta su Bettino Craxi: «Se in Cina sono tutti socialisti, a chi rubano?».
Baudo rimane l’uomo che più di tutti ha saputo raccontare e interpretare l’Italia attraverso la televisione, contribuendo a scriverne la storia con eleganza, ironia e professionalità.
I funerali di Pippo Baudo si terranno mercoledì a20 agosto a Militello in Val di Catania, nel Santuario della Madonna della Stella, nel paese natale del grande conduttore.