Ci sono quei film che rimangono nell’immaginario collettivo anche per il titolo assolutamente perfetto. È il caso di Salvate il soldato Ryan, epocale pellicola del 1998 diretta da Steven Spielberg, opera con cui vinse il suo secondo premio Oscar per la miglior regia. Il film - in onda stasera alle 21 su Iris - è ispirato alla vera storia dei Fratelli Niland. Siamo durante la seconda guerra mondiale, in particolare nei giorni del D-Day. Da ricordare i primi 24 minuti che dipingono in maniera cruda e realistica lo sbarco dei soldati a Omaha Beach, particolarmente intensi e apprezzati soprattutto grazie agli effetti sonori, vincitori di altri due Oscar. Statuetta anche per Migliore fotografia e Miglior montaggio. Nel cast Tom Hanks (nomination come miglior attore protagonista) e, fra gli altri, Edward Burns, Matt Damon, Tom Sizemore, Vin Diesel.
Siamo in Normandia, nel 1998. Un 80enne statunitense arriva in Francia per visitare una tomba di un cimitero americano. Di fronte a essa, dopo un breve mancamento, ha un flashback che lo riporta a più di 50 anni prima, nel giugno del 1944, il giorno dello storico sbarco. Quel giorno il capitano John H. Miller sopravvive al sanguinoso assalto anfibio di «Omaha Beach», nella Normandia occupata dai tedeschi. A Washington, il capo di stato maggiore dell’esercito apprende la notizia della morte di tre dei quattro fratelli della famiglia Ryan e che il quarto e ultimo fratello, il paracadutista James Francis Ryan, è disperso dopo i lanci avvenuti poche ore prima dello sbarco. Il generale, dopo aver letto una lettera commovente, decide di organizzare un’operazione di salvataggio per riportare il soldato Ryan a casa. La missione è affidata al capitano Miller...