Sabato 06 Settembre 2025 | 06:36

La Puglia aspetta Pierfrancesco Favino: «L’ultima notte di Amore è un monito»

 
Nicola Morisco

Reporter:

Nicola Morisco

La Puglia aspetta Pierfrancesco Favino: «L’ultima notte di Amore è un monito»

L’attore domani saluta il pubblico al CityPlex di Taranto e al MultiCinema Galleria di Bari

Giovedì 16 Marzo 2023, 13:51

È Amore di nome e di fatto. Il cognome dell’ultima interpretazione di Pierfrancesco Favino, protagonista del film scritto e diretto da Andrea Di Stefano L’ultima notte di Amore, tradisce immediatamente la sua natura. Franco Amore, infatti, è un poliziotto onesto e devoto, che si troverà a fare i conti con un incubo, nell’ultimo giorno di servizio. Il lungometraggio è distribuito al cinema dal 9 marzo, e domani Favino sarà in Puglia per salutare il pubblico in sala: alle 20.40 al Savoia CityPlex di Taranto (prima della proiezione), mentre al Multicinema Galleria di Bari interverrà al termine di due proiezioni, in programma in due sale alle 20.30 e alle 20.35. Nel cast del film, tra gli altri, sono presenti anche Linda Caridi, Antonio Gerardi e Francesco Di Leva. Di se stesso, Franco Amore racconta che per tutta la vita ha sempre cercato di essere una persona onesta, un poliziotto che in 35 anni di onorata carriera non ha mai sparato a un uomo. Queste sono infatti le parole che ha scritto nel discorso che terrà all’indomani della sua ultima notte in servizio. Ma quella notte sarà più lunga e difficile di quanto possa immaginare. E metterà in pericolo tutto ciò che conta per lui: il lavoro da servitore dello Stato, il grande amore per la moglie Viviana, l’amicizia con il collega Dino, la sua stessa vita. In quella notte, tutto si annoda freneticamente fra le strade di una Milano in cui sembra non arrivare mai la luce.

Favino, che rapporto aveva finora con il genere poliziesco, sia da attore che da spettatore?

«È un genere che mi è sempre piaciuto, anche se spesso l’ho “abitato” dall’altra parte. Come in ACAB, dove ero un poliziotto cattivo. Questo film è un poliziesco, ma lo definirei anche un thriller, appassionante fino all’ultimo. Da spettatore ho sempre amato molti film simili: penso a bellissimi esempi del cinema asiatico e francese. O a Seven di David Fincher».

«L’ultima notte di Amore» è girato in gran parte in una Milano notturna. Che esperienza è stata?

«Faticosa, è stato un impegno importante. Raramente si è vista una Milano fotografata così, una città che stavolta mostra tutti i suoi livelli. Siamo abituati allo scintillio della moda e degli eventi, ma qui le riprese dall’alto schiacciano tutto, permettendo alla storia di delineare meglio le vite di persone comuni, come Franco Amore».

Parliamo di lui. Che significato ha la sua vicenda?

«Una delle cose che più mi piace del cinema di Andrea Di Stefano è che non vuole lanciare messaggi. Semmai la storia di Amore è un monito: se la società di oggi ci costringe a essere sempre performanti e produttivi, a qualunque costo, Franco non è tagliato per le scorciatoie morali, pur di ottenere qualcosa in più».

A fine 2022 lei ha girato in Puglia, a Taranto, sul set de «Il comandante» di Edoardo De Angelis, dove interpreta la storia vera di un eroe italiano, il comandante di sommergibili Salvatore Todaro, che salvò in mare nemici e onore.

«È stato un bellissimo lavoro, attualmente in post produzione, e non vedo l’ora che esca. Tornare in Puglia per me è sentirmi sempre a casa: non può che essere così, con due genitori di origini foggiane».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)