Il regista e sceneggiatore George A. Romero racconta a Wonderland, in onda stasera alle 22.50 su Rai 4, la sua visione della società, che spesso si riflette nelle sue opere. Un corposo estratto dall’intervista che il magazine di Rai Cultura fece a Romero nel 2011 al Trieste Science+Fiction Festival, è l’occasione per tornare a esplorare la complessa cinematografia di Romero, fornita dalla riscoperta di The Amusement Park, mediometraggio che fu commissionato nel 1973 al regista de La notte dei morti viventi da un’associazione cristiana della Pennsylvania, la Lutheran Service Society. Ma la visione fortemente macabra e la presenza di scene violente e disturbanti scoraggiarono i committenti nella distribuzione, lasciando The Amusement Park nell’oblio fino al 2011, quando una copia in 16 mm è stata proiettata al Torino Film Festival in una retrospettiva. Il mediometraggio è così tornato nelle mani di Romero poco prima della sua scomparsa, avvenuta nel 2017, e sua moglie Suzanne è riuscita due anni dopo a completarne il restauro in 4K, decisa a integrarlo nelle opere del marito. Per il ciclo settimanale «Cineteca Wonderland», ci sarà la prima visione assoluta The Amusement Park al termine di questa puntata, a 50 anni dalla sua produzione.
Per cominciare, Wonderland resterà nel territorio di incubi e paure, dedicando la copertina Pop a un film nelle sale, M3gan. Nato dalla mente di James Wan, che qui unisce le forze produttive con BlumHouse e affida la regia al giovane Gerard Johnstone, l’opera presenta l’ultima frontiera nel campo dei giochi tecnologici, nonché delle bambole assassine. Infine, spazio Cult speciale, dedicato a un intramontabile capolavoro: Il buio oltre la siepe, per festeggiare i primi 60 anni del film di Robert Mulligan con Gregory Peck, tratto dall’omonimo romanzo premio Pulitzer di Harper Lee.[red.spett.]