Sabato 06 Settembre 2025 | 12:12

Nostalgia di Lucio Dalla nelle splendide Tremiti

 
rossella palmieri

Reporter:

rossella palmieri

Isole Tremiti, set per film su Lucio Dalla a dieci anni dalla scomparsa

Alle Diomedee tra musica, poesia e mare

Domenica 20 Luglio 2025, 13:07

Quando si esibiva alle Tremiti era tutto un tripudio di vita, musica, passione, sensualità. Le barche si avvicinavano lente, la notte scendeva, l’isola si accendeva e l’entusiasmo cresceva nei foggiani (e non solo) che erano lì ad applaudire quel grande cantautore che aveva legato indissolubilmente il suo nome all’isola al punto di sceglierla come un buen retiro, per rilassarsi ma anche per incidere dischi. Lui è l’indimenticabile Lucio Dalla che con il suo successo “Luna Matana” si ispirò proprio a una delle spiagge più belle dell’arcipelago, cala Matano. Una notizia di qualche giorno fa ha smosso un effetto nostalgia senza precedenti. La sua casa a tre piani, bianca con i balconi blu e un terrazzo che domina un mare cristallino, arredata con gusto inconfondibile quale summa di tante stratificazioni personali e professionali ben combinate e armonizzate, è stata venduta.

In quelle spaziose stanze Lucio Dalla incise “Com’è profondo il mare”: terrorismo, brigate rosse e anni di piombo – la parte più nera dell’ultimo scorcio del Novecento – riuscì a fonderli in una melodia che rifletteva sì il clima di tensione e di instabilità di quel momento storico, ma anche il suo superamento. Con un miracolo che soltanto un cantautore di razza poteva compiere: ciò che era orrore e abisso diventava con la sua voce onda fluttuante, generosa e speranzosa. Lui, testimone veritiero del suo tempo, da artista engagé si batté fino a un anno prima della morte per una causa che i foggiani ricordano bene, il no alle trivelle nell’Adriatico in cerca di petrolio. Lo fece fino al 2011, esibendosi nella piazza intitolata a un altro grande interprete della storia italiana, il presidente della Repubblica Sandro Pertini. Ci siamo sentiti tutti un po’ figli di questo artista che sapeva chiacchierare amabilmente con i tremitesi con la semplicità dei modi tipica di chi è veramente grande. Nessuno snobismo, nessuna concessione a un radical chic che non alberga certo in questo luogo magico che conserva ancora intatta la sua selvaggia e brada bellezza. Questa casa-simbolo, da cui presto si affaccerà il nuovo proprietario che per il momento desidera mantenere l’anonimato, resterà comunque nel cuore di chi Lucio Dalla lo ha conosciuto. Perché la casa non è semplicemente un luogo ma una condizione; si appropria di simboli, e questi, quando belli, non che non cessano mai di parlare al cuore. Come la musica, la poesia e il mare delle Tremiti, tre simboli che Dalla amò sopra a tutto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)