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Le giovani cicatrici, ecco la nuova bravata di moda sui «social»

Le giovani cicatrici, ecco la nuova bravata di moda sui «social»

 
Rossella Palmieri

Reporter:

Rossella Palmieri

Cicatrice

Domenica 26 Febbraio 2023, 14:32

Di là la cicatrice francese, di qua lo sport. Due mondi agli antipodi – che hanno a che fare con la sfida, ma di diverso tenore – s’incrociano, in questa settimana, nel nome della sensibilizzazione. In tutte le scuole è giunto come un campanello d’allarme l’invito a monitorare i giovani sulla moda del momento dilagante su Tik tok. Si chiama cicatrice francese e consiste nel procurarsi lividi e ferite sul volto all’altezza degli zigomi per assumere un aspetto più ‘segnato’ e allo stesso tempo rude e temerario. Ha a che fare con il sentirsi parte di un gruppo attraverso un segno distintivo – e che segno – e costeggia senz’altro l’autolesionismo, a sua volta indizio di un vuoto e di una mancanza di riconoscimento colmate in modo distorto. La tendenza social deve il suo nome al dittatore di Haiti François Duvalier, passato alla storia per crudeltà e stermini, che imponeva ai suoi miliziani di mostrare cicatrici sul viso di cui essere orgogliosi.

Diamo per acquisito che le cicatrici, sia le reali che le metaforiche, sono medaglie, perché hanno a che fare sì con la sfida, ma con una sfida superata. Sanno di passato e non di presente, e quando indelebili sono lì a ricordare la bravura che si è avuta per farle rimarginare e andare avanti.

Negli stessi giorni in cui a Foggia le scuole, tramite la direzione dell’Ufficio scolastico regionale, ricevevano questo allarme, all’istituto Giannone-Masi si è svolto un interessante incontro con il Procuratore, il Questore, la Dirigente della scuola e alcuni atleti foggiani. Lo sport è stato al centro di una più ampia riflessione sul rispetto delle regole e sul rigore, essenze fondamentali per chi voglia approcciarsi a esso. Sa di sudore e di fatica, e qualche volta, sì, lascia ferite. E di conseguenza cicatrici. Chi non ne ha mai avuta una praticando questa o quella disciplina. Siamo certi che le parole forti e sempre capaci di colpire nel segno delle forze di Governo e dell’ordine abbiano toccato il cuore degli studenti presenti in aula. E se la devianza e la criminalità minorile si combattono anche così, concordiamo con uno spirito francese sì, ma di certo non insensatamente feroce e crudele. In più di una circostanza il fondatore dei giochi olimpici moderni, Pierre de Coubertin, ebbe a dire una frase che ha la pregnanza di un aforisma cui aderire senza indugi: “lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfarne, la difficoltà per vincerla”.

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