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Intercity Roma-Taranto treno di ritardi e guasti Leggi la nostra inchiesta

 
Intercity Roma-Taranto treno di ritardi e guasti Leggi la nostra inchiesta

Martedì 05 Febbraio 2013, 10:04

03 Febbraio 2016, 02:22

di PIERO MIOLLA

POTENZA - La notizia è che l’intercity 707 Roma-Taranto di Trenitalia di ieri è giunto nella città del Golfo con 5 minuti di anticipo. Dopo la domenica nera che ha segnato ritardi cospicui sulla tratta da e per la capitale e disagi per i viaggiatori con alcune carrozze inagibili, il dato è clamoroso. Già dallo scorso anno per Trenitalia ai cronici ritardi si sono aggiunti episodi come quello del treno che si è fermato in salita o dei posti prenotati online ma inesistenti in carrozza. 

Il 3 febbraio non passerà alla storia delle disavventure ferroviarie, ma di sicuro segnerà un’ulteriore retrocessione nella considerazione dei cittadini verso chi gestisce i trasporti su rotaia nella nostra regione. L’intercity del mattino proveniente da Roma, il famigerato 701, è giunto a Taranto con un ritardo di 51 minuti: non è un caso isolato perché anche la settimana precedente lo stesso treno aveva accumulato in giorni diversi ritardi più o meno corposi l’origine dei quali rimane un mistero. In una sorta di effetto domino tutto a danno del viaggiatore, poi, il ritardo di quasi un’ora con cui il 701 è arrivato a destinazione ha costretto l’intercity 702, che fa il viaggio al contrario, cioè da Taranto a Roma, a partire alle 14.46, con 46 minuti di ritardo: va sottolineato che i vagoni del 701 e del 702 sono gli stessi ed in caso di ritardo non c’è un piano B che consenta di ripiegare su altri convogli, il che consentirebbe di evitare disagi e disguidi. 

Ma oltre al ritardo accumulato in partenza, lievitato via via che il treno risaliva la penisola per stabilizzarsi all’arrivo a Roma a quota 89 minuti, i viaggiatori hanno anche dovuto sopportare un trasbordo di massa da alcune carrozze ad altre. All’arrivo a Ferrandina le porte della carrozza 5 non risultavano funzionanti: decine di passeggeri saliti a bordo nello scalo della città aragonese sono stati sistemati in altre carrozze. Successivamente sono andate in tilt anche le porte delle carrozze 3 e 4: altro trasbordo nelle due carrozze «agibili». All’arrivo a Napoli, poi, con l’intensificarsi del numero degli utenti diretti a Roma, ci sono state numerose proteste sia da parte di coloro che avevano posti prenotati nelle carrozze inagibili, sia da parte di quei passeggeri che, in conseguenza del concentramento forzato nelle carrozze agibili, si sono visti occupare i propri posti dai transfughi. La conclusione? In tanti hanno dovuto viaggiare in piedi. 

Per la cronaca, anche l’intercity 707 che parte alle 15.39 da Roma e dovrebbe giungere a Taranto alle 22, ha accumulato un ritardo di 37 minuti. 

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