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Sul biglietto ha il posto 101 ma in treno ce ne sono 90

 
Sul biglietto ha il posto 101 ma in treno ce ne sono 90

Martedì 13 Novembre 2012, 10:01

03 Febbraio 2016, 01:55

di PIERO MIOLLA

POTENZA - Non c’è pace per i pendolari lucani che viaggiano sulla ferrovia. I problemi aumentano a dismisura di pari passo con i disagi.

Dopo il treno che arranca in salita, nei pressi della stazione di Baragiano, ora è il turno di quello con i posti assicurati, perché prenotati online, ma di fatto inesistenti.

Viaggiare nella nostra regione, evidentemente, continua ad essere un optional o, se vogliamo, un vero e proprio rischio, da quello di arrivare a destinazione con oltre 4 ore di ritardo (ed in pullman), come capitato giorni fa, a quello non da meno di vedersi assegnato un posto che, in realtà, non c’è perché, semplicemente, non esiste.

L’ultima stranezza in ordine di tempo si è consumata domenica 11 novembre, sull’Intercity 702 di Trenitalia che collega Taranto a Roma. Giunto alla stazione di Ferrandina alle 15.09, con il consueto ritardo «sindacale» (tra i 5 ed i 10 minuti: accade praticamente ogni giorno), il treno ha visto salire a bordo una quindicina di passeggeri, ovviamente ciascuno con il suo biglietto ed il suo posto assegnato nelle quattro carrozze di cui l’Intercity si compone.

I sei passeggeri ai quali la sorte (rectius: il sistema di prenotazione on line di Trenitalia) ha riservato un posto nella carrozza numero quattro, però, si sono ritrovati con una sgradita sorpresa: la carrozza non contemplava, infatti, i posti loro assegnati dalla biglietteria online.

Nella foto a fianco mostriamo il tagliando di uno dei sei passeggeri: come si può vedere, il posto assegnato dal sistema è il numero 101 della carrozza quattro: ebbene, quel posto non c’era, semplicemente perché la carrozza quattro aveva posti a sedere fino al numero 90.

Quando il passeggero ha scoperto di non essere il solo, si è potuto solo parzialmente consolare. Ma come è possibile che un sistema on line (almeno nel suo caso) abbia generato il posto numero 101 se la carrozza può contenere al massimo 90 posti? Stranezze italiche, si dirà, e non è nemmeno la prima volta. Fortuna, però, che il personale viaggiante di Trenitalia, evidentemente non nuovo a simili situazioni, aveva già previsto il cosiddetto «piano b», anche grazie ai moderni sistemi di riscontro delle prenotazioni di cui, fortunatamente, capotreni e controllori sono dotati, e si è messo a disposizione per alleviare il problema.

Morale della favola? I sei passeggeri sono stati presto sistemati in altre carrozze, laddove erano presenti posti non prenotati.

A quanto ci è stato riferito, i sei sfortunati non hanno dovuto abbandonare il nuovo posto assegnato: segno che, questa volta, il sistema non ha tradito e ci ha visto giusto, consentendo di riparare parzialmente all’ennesima pasticcio legato al sistema di trasporto che caratterizza la nostra regione.
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