Come regista e organizzatore di compagnie aveva lavorato con attori quali Antonio Salines, Mario Carotenuto, negli ultimi anni con Flavio Bucci. Innumerevoli gli spettacoli da lui diretti, fra classici (Shakespeare, Molière), capolavori del teatro brillante (da Sardou a Labiche a Feydeau), testi contemporanei, sempre nella linea di un teatro divertente grazie al gusto e all’ intelligenza.
Andando indietro con la memoria, nell’ intermittenza dei ricordi e della commozione, fra le sue regie «Un cappello di paglia di Firenze» di Labiche, «Le allegre comari di Windsor» di Shakespeare con Mario Carotenuto, nelle ultime stagioni, insieme a Flavio Bucci protagonista, «Enrico IV» di Pirandello, «Il malato immaginario» di Molière.
L’ ultimo titolo teatrale da lui firmato, in scena al Piccinni per la stagione dell’ Abeliano (un teatro con cui spesso Ladogana ha collaborato) è stato un allegro Feydeau, «Sarto per signora» andato in scena a dicembre. In nome e nel ricordo di quell’ allegria con cui Nucci ha sempre affrontato il lavoro in palcoscenico, saluto a un teatrante valoroso e a un professionista intelligente.
di PASQUALE BELLINI