BARI - Tra accorpamenti e trasferimenti dei dirigenti scolastici, nonostante la pausa estiva, la Scuola pugliese è in gran fermento. Tante le novità che, alla ripresa delle lezioni, potrebbero riguardare il mondo scolastico sia su base nazionale che regionale.
Partiamo dal dimensionamento: solo in Puglia, entro il 2026, saranno 18 gli istituti autonomi che perderanno l'autonomia: quattro come previsto dal piano ministeriale e 14 invece sono gli istituti salvaguardati l’anno scorso ma che dovranno ugualmente perdere l’autonomia entro il 2026. Previste dieci scuole secondarie di secondo grado e otto delle scuole dell’infanzia, primaria e media.
«Sulla scuola continua ad essere usata la scure del dimensionamento: non si tratta di tagli di scuole, certamente, ma di accorpamenti che comportano comunque la sparizione di dirigenze, direzione dei servizi amministrativi e di intere segreterie amministrative e didattiche. In tutta Italia sono previsti centinaia di accorpamenti». A dirlo è il presidente di Anief Marcello Pacifico.
«Accorpare una scuola non è una buona notizia – aggiunge il sindacalista, presidente nazionale dell’associazione nazionale insegnanti e formatori - perché si va creare un istituto maxi che dovrà essere gestito da un unico dirigente scolastico, da un solo Dsga e da una segreteria. Questo significa che il compito per loro sarà improbo. Per non parlare dei tanti progetti che confluiranno sempre e solo su di loro. Se davvero vogliamo la scuola meno burocratizzata e più vivono all’utenza, agli studenti e alle loro famiglie, non è questa la strada. Pensavamo che l’esperienza negativa prodotta dalla riforma Gelmini-Tremonti avesse insegnato qualcosa, evidentemente ancora una volta i problemi di budget pubblico dominano su tutto», conclude Pacifico.
Intanto l’Ufficio scolastico regionale per la Puglia ha reso noto nelle ultime ore il piano di mobilità dei dirigenti scolastici (conferme, mutamenti, mobilità interregionale con decorrenza dal prossimo 1° settembre) che pubblichiamo di seguito.
«In realtà - commenta il segretario generale della Uil Scuola Puglia Gianni Verga - qui da noi sono pochi i trasferimenti interregionali, in tutto quattordici, con precedenza legge 104, che costringono molti nostri conterranei a rimanere al nord. Il taglio delle autonomie scolastiche, sappiano Governo e Regione, non aiutano a programmare la vita familiare di chi sperava, prima o poi, di rientrare nella regione d'origine. Riescono a rientrare soltanto una parte di coloro che fruiscono delle precedenze di legge»