BARI - La legge 24 che impone a tutti gli enti locali l’utilizzo delle graduatorie dei concorsi della Regione verrà modificata in Consiglio già oggi, per tornare alla formulazione originale che riguardava soltanto agenzie e società controllate. Lo confermano varie fonti regionali, dopo il caos provocato nei Comuni all’indomani dell’entrata in vigore delle norme che - se applicate - avrebbero come conseguenza lo stop immediato a tutti i concorsi non ancora portati a termine.
La Regione si è infatti resa conto della palese incostituzionalità della legge pensata per smaltire le graduatorie degli idonei del «concorsone» organizzato con il Formez, almeno nella forma in cui è stata approvata all’unanimità in Consiglio. Fonti vicine alla giunta confermano che, a fronte di numerose richieste di chiarimento arrivate sulla sua applicazione, sono emersi ostacoli insormontabili che rendono la norma inapplicabile. Nel testo vigente c’è scritto che «nello svolgimento della procedura assunzionale», tutti gli enti «attingono prioritariamente, nel caso di uguali figure professionali, dalle graduatorie definitive approvate della Regione Puglia, fatte salve le graduatorie vigenti presso le suddette amministrazioni». E tra queste amministrazioni, per come è stata scritta la legge, ci sono persino scuole, Università, Camere di commercio e - in astratto - persino l’Aran, cioè l’agenzia che regola il pubblico impiego...
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