Cresce il numero dei manager e dei dirigenti in Italia +5,4% nel biennio 2020-2021, pur in presenza di un contesto economico difficile che risente ancora degli effetti del post pandemia, della risalita dell’inflazione e della guerra in Ucraina.
Un dato che premia principalmente le donne che fanno segnare un +13,4% rispetto al +3,5% degli uomini su base nazionale. Anche in Puglia il dato nazionale trova conferma, con un incremento del +13.3% che porta il numero complessivo dei manager a 1.528 con una crescita significativa delle dirigenti donne +30,9% dal 2020 al 2021.
Questa la fotografia che emerge dal «Rapporto Manager 2023» su dati Inps presentato nel corso dell’assemblea annuale di Manageritalia Puglia, Calabria e Basilicata, che si è svolta nei giorni scorsi presso gli spazi del Giardino dei Tempi a Bari.
A confrontarsi con gli associati e la stampa sulla trasformazione del mondo del lavoro, sulla figura dei dirigenti nel territorio e sui nuovi modelli di change management: Giuseppe Monti, presidente Manageritalia Puglia, Calabria e Basilicata - Roberto Saliola, vicepresidente Fondir – Enzo Memoli docente di change management.
«È incoraggiante l’aumento dei dirigenti privati avvenuto proprio in tempi di crisi – spiega Giuseppe Monti, presidente Manageritalia Puglia, Calabria e Basilicata - le aziende stanno capendo che per competere e stare sul mercato serve più managerialità e noi stiamo promuovendo la presenza di manager e di cultura manageriale anche verso questo obiettivo. Sono numerosi gli ambiti nei quali interveniamo portando le competenze dei nostri manager a supporto volontario di tanti giovani studenti, start up e organizzazioni del terzo settore».
Nello specifico il territorio pugliese fa registrare dati più che positivi, con una presenza complessiva di 1.528 manager (1.2019 uomini e 309 donne) con un incremento del 13,3%.
Significativo lo scenario della provincia di Taranto dove si registra la crescita più alta + 29,3% raggiungendo 150 dirigenti (132 uomini e 18 donne), qui l’aumento delle dirigenti donna è ragguardevole 20%. Seguita da Brindisi che fa segnare un + 16,7% come crescita assoluta tra i manager arrivati a 98 nell’ultimo anno, con una crescita esponenziale del comparto femminile che segna +233%.
Significativo il risulto della provincia di Bari dove a una crescita complessiva del 13,5 % della classe dirigente, la più numerosa della regione che raggiunge quota 782 membri (654 uomini e 128 donne) si affianca un’impennata a due cifre della dirigenza femminile +40,7% nell’ultimo anno.
Chiude la lista le province di Lecce dove la crescita complessiva fa segnare un +9,5% e un +16.7% di donne mentre Foggia si assesta su un modesto +1,4% complessivo senza nessun nuovo ingresso femminile.
L’incremento delle figure manageriali dimostra come imprenditori e aziende nazionali e regionali abbiano compreso l’importanza delle competenze e che senza figure manageriali non si cresce e non si compete sul mercato nazionale e men che meno in quello internazionale.
Manager e dirigenti crescono in tutti i settori con un significativo +9% per il terziario e terziario avanzato e solo del 1,1% per l’industria, in crescita anche ambito come Istruzione, Servizi di informazione e comunicazione nonché sanità e assistenza sociale segno di come il comparto dei servizi sia sempre più significativo per la crescita e lo sviluppo del Paese.