BARI - Incredulità, sgomento e timore per il futuro occupazionale di migliaia di persone. Più che una doccia fredda, è un vero e proprio tsunami quello che sta per abbattersi su imprese e professionisti coinvolti nel mercato dei bonus edilizi.
Il decreto-legge n.11 (approvato dal Consiglio dei ministri e subito operativo perché pubblicato in Gazzetta ufficiale) sancisce infatti lo stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura per tutti i bonus fiscali, compreso chiaramente il superbonus. Il decreto stabilisce lo stop per bonus ristrutturazione e bonus facciate e per il 110% d’ora in avanti. Per il pregresso sul superbonus 90% si salvano sia lo sconto in fattura che la cessione crediti, ma a condizione che siano state presentate Cila (comunicazione di inizio lavori asseverata) antecedenti alla data di entrata in vigore della nuova normativa. Una decisione che mette a rischio la tenuta dell’intero sistema economico e che, come già evidenziato dall’Ance, affossa tutto il comparto delle costruzioni. A rischio, infatti, è il futuro di almeno 25 mila aziende dell’edilizia e 130 mila posti di lavoro.
In Puglia e Basilicata, in base ad uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi sui dati Infocamere, sarebbero a rischio quasi 25mila posti di lavoro nel settore costruzioni, ben oltre il 20% di tutti gli occupati nei vari settori (commercio, industria, artigianato e agricoltura) che, nelle due regioni, sfiorano i 100mila.
I dati che l’analista Stasi riporta nel suo studio si riferiscono all’impennata di assunzioni registrata con l’introduzione del superbonus 110 che fece aumentare le imprese edili con uno sviluppo occupazionale importante: in Puglia, per esempio, da quasi 89mila lavoratori impiegati nel settore edile nel 2020 si è passati ad oltre 110mila addetti e dine 2022, con una variazione percentuale di +23% (in Basilicata +17%).
Le province di Bari e Bat sono quelle che hanno registrato il maggior sviluppo occupazionale nelle costruzioni (oltre 48mila addetti, +24%), seguita dalla provincia di Lecce (quasi 24mila lavoratori, 21%). In Basilicata, invece, la provincia di Potenza ha avuto un boom di lavoratori edili (quasi 2mila, 18%) seguita dal Materano (612, 13%)...