Domenica 07 Settembre 2025 | 07:02

Dopo il vertice Meloni-Salvini a Ceglie si punta su Fitto commissario

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Dopo il vertice Meloni-Salvini a Ceglie si punta su Fitto commissario

La leader lavora per chiudere la partita dell’Ursula 2. Incontro ieri nel resort pugliese con Lollobrigida, Gemmato e il presidente della Camera Fontana

Lunedì 19 Agosto 2024, 07:00

«Il 30 agosto faremo un vertice a tre con Matteo Salvini e Antonio Tajani per fare il punto della situazione in vista della ripresa»: Giorgia Meloni, accogliendo il vicepremier leghista nella masseria Beneficio di Ceglie Messapica, ha tenuto a comporre un puzzle armonioso. Relax in piscina con l’alleato ma pieno coinvolgimento anche del leader azzurro, chiamato per telefono (è in vacanza a Fiuggi) per fissare un incontro nel quale definire le questioni più roventi dell’agenda di governo, dalle nomine Rai alla questione carceri, passando per l’avvio della discussione sulla Finanziaria, questa volta su un sentiero complesso perché ogni posta dovrà fare i conti con l’adozione del Patto di Stabilità, elemento di novità rispetto alle ultime leggi di Bilancio. Questo modus operandi segna anche uno spartiacque rispetto alle scintille agostane tra alleati sui temi dell’emergenza carceri e della cittadinanza, dove è parsa allargarsi la distanza tra Forza Italia (garantista, attenta alla condizione dei detenuti e possibilista sullo Ius scholae) e Lega (più giustizialista e nettamente ostile ad ogni ipotesi di allargamento delle maglie per ottenere la carta d’identità tricolore).

Su un tema, però, c’è stata una accelerazione: sarà Raffaele Fitto, ministro salentino per Affari europei e Pnrr, ad essere la prima opzione di Palazzo Chigi per la nomina nella Commissione europea, nel governo bis di Ursula von der Leyen. Il politico di Maglie ha consolidate relazioni a Bruxelles, è figura di dialogo tra conservatori e popolari, resta uno dei componenti dell’esecutivo più apprezzati al Colle e conosce come pochi i meccanismi che governano il sovrastato continentale.

In questa direzione vanno inquadrati i contatti e i dialoghi internazionali di questi giorni nei quali - oltre ai momenti di svago con il sottosegretario Marcello Gemmato e il ministro Francesco Lollobrigida - c’è stata grande attenzione al quadro europeo (non a caso ha sentito Roberta Metsola, presidente del parlamento Ue, in vacanza in un vicino resort nella Valle). Oltre Fitto, ci sono anche i nomi di Elisabetta Belloni, diplomatica di pregio nonché direttrice del dipartimento informazione per la sicurezza del governo, e di Roberto Cingolani, accademico ora ad di Leonardo.

Nel Tetris europeo avrà un grande peso il feeling tra la von der Leyen e la Meloni, che - fatto salvo il voto di astensione della premier in Consiglio europeo sulla riconferma della tedesca alla guida della Commissione - è sempre stato cadenzato da condivisione e vicinanza: condivisione di dossier delicati come quello sull’immigrazione e solidarietà (come nel caso del maggio 2023 quando visitarono insieme le zone alluvionate dell’Emilia-Romagna).

Ieri nella masseria cegliese c’era anche Lorenzo Fontana, presidente della Camera, in vacanza in Puglia, oltre alla sorella Arianna e a Marco Mezzaroma, imprenditore e storico amico della Meloni, ora nominato alla guida di Sport e Salute. Il pomeriggio è stato segnato anche da un black out (causato dall’alta temperatura) in gran parte del territorio della cittadina messapica, a cui si è posto rimedio con il posizionamento di un gruppo elettrogeno. In mattinata il ministro Lollobrigida e l’ex compagno della premier Andrea Giambruno avevano fatto una passeggiata in bici per le campagne della Valle d’Itria.

Il clima è stato nel complesso sempre molto conviviale, anche perché il summit politico agostano Meloni-Salvini è ormai un must delle estati del centrodestra di governo. A rendere però più determinata nella missione di governo della premier Meloni c’è stata la polemica sulla sorella Arianna, partita da un editoriale di Alessandro Sallusti sul Giornale: l’ipotesi di un attacco giustizialista che possa mettere in discussione l’orientamento popolare e democratico che ha portato la coalizione conservatrice al governo è stato respinto dalla stessa leader, ma resta un elemento non trascurabile da decifrare a fondo, in vista del clima sempre più surriscaldato della ripresa settembrina.

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