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Comune di Potenza
25 Marzo 2018
CARLA ZITA
Nessuna bufera in vista per il prossimo voto sul bilancio 2017, da portare in Consiglio entro la fine di aprile prossimo. Non si prevedono dimissioni obbligate del sindaco di Potenza Dario De Luca, nonostante Donatella Cutro, del gruppo Socialist&Democrats e vicina al segretario regionale del Pd Mario Polese, abbia deciso di lasciare l'assessorato. Chi sperava nell'apertura ufficiale della crisi all'interno della maggioranza potrebbe restare deluso. «Come SD – ha spiegato il capogruppo in Consiglio Comunale Donato Pace- sicuramente voteremo il bilancio consuntivo 2017. Abbiamo già approvato il bilancio preventivo, per cui coerentemente a quanto fatto fino ad ora riteniamo sia doveroso votarlo. Solo in seguito sarà chiuso il patto di maggioranza». Nessun cambio di posizione anche da parte di LeU che intendono restare fedeli all'impegno preso per garantire al Comune il raggiungimento del pareggio di bilancio. Lo stesso sindaco si dice fiducioso sulla possibilità di proseguire nella sua azione di governo. Dopo le dimissioni di Cutro, di cui assumerà le deleghe fino alla nomina di un nuovo assessore continua a credere sia possibile arrivare alla fine del mandato.
Non sembra, dunque, abbia avuto drastiche conseguenze per De Luca, eletto dal centrodestra ma mantenuto al governo con l'appoggio della maggior parte dei consiglieri espressione del centrosinistra, la decisione del segretario regionale Pd Mario Polese di ritirare le rappresentanze dem dalla giunta. Se Carmen Celi ha deciso di non rispettare il dictat del suo segretario e tirare dritto, Cutro ha compensato il dolore per la ribellione dell'ex assessora dem ma per la maggioranza nessuno scossone. I consiglieri di Socialist&Democrats, infatti, non sarebbero disposti a far cadere il governo cittadino e a dare il via ad una fase di commissariamento che traghetterebbe il Comune verso le prossime elezioni. Sulla decisione di Polese hanno pesato la necessità di uscire da una situazione scomoda, che molti dicono abbia inciso sul tracollo del partito nella città di Potenza, e il bisogno di ricompattare il Pd lucano, ascoltando le richieste della minoranza interna rappresentata dai consiglieri regionali Santarsiero e Lacorazza. In vista delle elezioni regionali i dem devono riorganizzarsi e recupare i voti persi ma il tentativo di far cadere De Luca potrebbe anche avere l'effetto contrario e risultare agli elettori più una decisione tattica che una presa di posizione coerente ad una precisa linea politica.
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