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Parcheggi a pagamento
Maria Vittoria Pinto
02 Dicembre 2016
Una città diversa, in alcune zone. In altre, la solita solfa. I parcheggi blu hanno spaventato gli automobilisti che si sono tenuti alla larga, ieri, giorno di rodaggio, da alcune zone che, nei giorni e negli anni scorsi, sono state prese d’assalto da guidatori selvaggi ai limiti dell’immaginario. Il centro storico di Potenza, ieri mattina, ha preso quasi le sembianze di un’unica area pedonale: in via San Luca, dove tra Uffici postali, Inps e Caserma dei Carabinieri ogni giorno era guerra per un posto fra residenti, commercianti e avventori, sembrava una tranquilla domenica estiva con infiniti parcheggi blu liberi.
Ma se il centro ha potuto respirare un po’ grazie al salato prezzo del posteggio, via Acerenza e piazza Crispi sono state prese d’assalto. A piazza Zara, grande e trafficato snodo di pendolari, di macchine neanche a parlarne. Certo, l’abitudine di parcheggiare i doppia o tripla fila in zone molto trafficate come via Vaccaro, viale Marconi, via Mazzini o viale Verrastro, sarà dura da eliminare. Ma a questo penseranno i vigili urbani e lo «Street control». Trenta i parcometri istallati nelle aree di sosta a pagamento (con l’impegno a breve di aumentarne il numero) che hanno dato filo da torcere a quei diligenti automobilisti che hanno fatto da cavia: i parcometri funzionano con gli spicci, sì ma contati perché non danno resto. E poi la segnaletica, quella vecchia, non ancora sostituita con la nuova. Un po’ di caos, certo, come tutte le novità che devono essere assimilate, perché la sosta a pagamento divide: facendo un giro per la città abbiamo trovato persone che sono assolutamente in disaccordo con la scelta dell’amministrazione comunale di disciplinare le aree di sosta a pagamento e persone che pensano che questo nuovo regolamento sia una benedizione per la città.
I pareri sono discordanti anche fra i residenti del centro storico: c’è chi è assolutamente contrario a pagare «una somma così alta per un permesso, quando prima costava poco più di una trentina d’euro» e c’è chi è «contento del fatto che ci siano queste tariffe sia per i permessi che per i grattini, così riusciamo ad entrare a casa senza trovare macchine parcheggiate davanti all’uscio». La maggior parte, però, sostiene che «pagare 1.50 euro per un’ora nel centro storico di Potenza è un’esagerazione». «In questo momento – ha spiegato l’assessore Bellettieri – c’è bisogno della collaborazione di tutti, confronto e disponibilità per arrivare alla civiltà.
Verranno installati, a breve, altri parcometri, ora sono 30, 90 sarebbe l’ideale. Per quanto riguarda i lavoratori, nel pubblico o nel privato, del centro storico abbiamo realizzato una convenzione ad hoc con il parcheggio di viale dell’Unicef, collegato al centro dalla scala di Santa Lucia: abbonamenti a 15 euro al mese, dalla prossima settimana sempre presso il dipartimento in via Nazario Sauro. Tante le novità e le informazioni che prossimamente saranno dettagliatamente spiegate ai cittadini in una conferenza stampa. Io sono a disposizione per qualsiasi domanda o chiarimento, collaboriamo tutti affinché le strade della città siano più sicure».
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