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Appalti e servizi municipali, Potenza come Napoli e Firenze: il Comune introduce il salario minimo

Appalti e servizi municipali, Potenza come Napoli e Firenze: il Comune introduce il salario minimo

 
ANTONELLA INCISO

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ANTONELLA INCISO

Appalti e servizi municipali, Potenza come Napoli e Firenze: il Comune introduce il salario minimo

Non meno di nove euro lordi l’ora

Venerdì 15 Agosto 2025, 19:23

Non meno di nove euro lordi l’ora. È il salario minimo comunale con cui dovranno essere retribuiti i lavoratori impegnati in appalti e subappalti che coinvolgono il Comune di Potenza. Seguendo gli esempi di altre città come Napoli e Firenze ma anche la vicina Foggia, il Consiglio comunale del capoluogo ha approvato un ordine del giorno con cui introduce la soglia minima retributiva oraria.

Una scelta importante voluta dal gruppo “la Potenza dei cittadini - Potenza democratica” e sostenuta da tutte le forze di maggioranza, con cui si è impegnato il sindaco Vincenzo Telesca e la Giunta non solo ad introdurre la soglia minima retributiva oraria ma anche “a predisporre, l’inserimento in tutte le future procedure di gara avviate dall’Amministrazione comunale e dalle sue partecipate dell’obbligo di applicare al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni il contratto collettivo maggiormente attinente all’attività svolta” ed a “a prevedere, nei casi in cui gli operatori economici dichiarino in sede di offerta l’applicazione di un contratto collettivo diverso da quello indicato dalla stazione appaltante, che venga verificata l’effettiva equivalenza delle tutele garantite ai lavoratori”.

Oltre a sostenere il riconoscimento del salario minimo inoltrando “alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Presidenza della Camera e del Senato l’ordine del giorno al fine di sollecitare l’approvazione di una legge nazionale sul salario minimo”. Insomma, un impegno concreto in difesa dei lavoratori. «Con questo ordine del giorno non pretendiamo di sostituirci al Parlamento su una materia che è chiaramente nazionale, ma scegliamo di fare la nostra parte, per ciò che compete al Comune di Potenza – commenta il capogruppo di “La Potenza dei cittadini – Potenza democratica “, Micaela Triunfo - Perché il lavoro povero non può essere finanziato con risorse pubbliche. Non può e non deve. È un principio essenziale, che vogliamo tradurre in pratica concreta. Città come Genova, Napoli, Firenze lo hanno già fatto, Milano è in discussione: anche Potenza oggi si colloca su quella frontiera. Il nostro è un atto di indirizzo, una scelta che nasce da una visione condivisa, che la maggioranza ha saputo compiere insieme, e che ora la Giunta, a partire dal Sindaco, si impegnerà a rendere concreta. Siamo certi che lo farà con la responsabilità che serve”. “Perché anche dai Comuni può partire un segnale forte: la legge nazionale sul salario minimo è necessaria, ma nel frattempo possiamo indicare una direzione, chiara e giusta, a partire da ciò che i Comuni possono fare. E da chi lavora per conto della pubblica amministrazione” conclude l’esponente politica, mentre l’Amministrazione comunale del capoluogo d’ora in poi si impegnerà, in tutti gli appalti pubblici di sua competenza, a fare in modo che i lavoratori non possano percepire meno di 9 euro lordi l’ora.

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