Sabato 06 Settembre 2025 | 12:54

Potenza, per la bonifica del sito di Tito scalo la prefettura accelera l’iter

 
Antonella Inciso

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Antonella Inciso

Potenza, per la bonifica del sito di Tito scalo la prefettura accelera l’iter

Oltre 60 ettari nelle aree ex Daramice. L’area industriale individuata come Sin sottoposta a breve ad un importante lavoro di bonifica: ci sono 12 milioni di euro

Mercoledì 19 Marzo 2025, 15:38

POTENZA - Accelerare le procedure di bonifica delle aree dell’ex Daramic e dell’ex Liquichimica di Tito scalo. È l’obiettivo del protocollo d’intesa, siglato ieri in Prefettura a Potenza, tra Prefettura, Regione, Ispra, Arpab e comune di Tito per l’istituzione di un tavolo tecnico permanente per il coordinamento delle procedure di bonifica del sito di interesse nazionale di Tito scalo. Un passaggio importante per dare una spinta ad un programma che interessa 60 ettari di terreno e circa 4,5 chilometri del centro abitato di Tito. “Il protocollo vuole andare nella direzione dell’accelerazione delle procedure di bonifica. Sappiamo che è una zona da troppo tempo interessata da accordi di programma finalizzati a questo scopo” sottolinea il prefetto di Potenza, Michele Campanaro ricordando come sia stato chiesto “di poter mettere in campo quelle iniziative per cui le Prefettura sono tradizionalmente vocate ossia quelle azioni di coordinamento e di miglioramento delle performance delle azioni amministrative dei vari soggetti coinvolti”.

“Obiettivo è arrivare all’ insediamento di un tavolo di stimolo e di forte accelerazione. È un’area fortemente complessa di 60 ettari in cui sono presenti due insediamenti industriali che originano inquinamento delle falde nel suolo e l’obiettivo era quello di mettere in comune gli interventi in queste due aree” aggiunge il prefetto Campanaro. Dodici milioni di euro i fondi stanziati per il risanamento delle aree, con un programma firmato a dicembre 2024, dall’assessore regionale all’ambiente, Laura Mongiello. ““Il tavolo verificherà che le risorse siano impiegate correttamente e che il lavoro possa completarsi nel più breve tempo possibile considerando che si tratta di un’azione complessa e che va coordinata“ dice Mongiello. Al centro del protocollo l’istituzione di un Tavolo tecnico permanente presso la Prefettura di Potenza destinato ad affrontare, con un approccio unitario, la contaminazione della falda del sin di “Tito”, puntando ad un confronto costante per individuare soluzioni condivise e adeguate alle specificità del contesto territoriale. Il tutto con l’intento di proporre azioni correttive per accelerare le procedure di messa in sicurezza e di bonifica dell’area.

“Si tratta di un nuovo modello di governance concepito, con lo scopo di dare impulso ai siti di interesse nazionale ed inaugurato, qualche mese fa a Trento e, due settimane fa, a Crotone. Siamo chiamati ad un radicale cambio di passo sulle bonifiche, soprattutto rispetto ai tempi di realizzazione che potranno essere ridotti soltanto attraverso un coordinamento coeso tra tutti gli attori direttamente coinvolti negli interventi” sottolinea il direttore generale della Direzione economia circolare e bonifiche del Ministero dell’ambiente, Luca Proietti, che spiega come siano stati stanziati “altri fondi per consentire alla Regione di rigenerare quei suoli messi a repentaglio da attività industriali inquinanti negli ultimi 30 anni”. “Rigenerare significa, anche, restituire le aree alla comunità, nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini” conclude il direttore Proietti. E che il protocollo rappresenti “un cambio nel modello di governance ed un passaggio importante” viene sottolineato anche dal sindaco di Tito, Fabio Laurino. “L’accordo di 12 milioni di euro per proseguire la bonifica si unisce all’accordo sottoscritto con il Governo e la Regione nel 2023 come soggetti attuatori del sito ex Daramic per 2,8 milioni. Sicuramente i soldi non sono sufficienti per completare la bonifica di tutto il Sin ma rappresentano una somma strategica per il sito” conclude il primo cittadino di Tito.

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