MARATEA - Ponte del 25 aprile decisamente sottotono per il turismo a Maratea dove ha riaperto un terzo di alberghi e B&B. Alle condizioni meteo incerte si aggiunge, tra le motivazioni, la mancata riapertura della strada statale 18 nel tratto Castrocucco-Marina. Il Consorzio Turistico Maratea – che calcola nel 40% l’occupazione delle camere di albergo per questo ponte - punta comunque su nuovi arrivi nel fine settimana anche se i flussi dei ponti di primavera non sono più quelli degli anni pre-Covid con un’occupazione di camere, allora, sino al 60-70%. Biagio Salerno, presidente del Consorzio Turistico Maratea sottolinea che «non c’è ancora una data certa sulla ripresa del collegamento viario nel tratto strategico per gli spostamenti dei turisti. Sappiamo che l’Anas ha ripreso l’incarico affidato dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile di monitoraggio dell’interruzione e quindi deve garantire, come ha fatto l’estate scorsa, il transito a senso unico alternato con l’impianto semaforico. Solo che nessuno ci fa sapere quando avverrà».
Amara sorpresa per il gruppo di turisti liguri arrivati in autobus a La Tana di Castrocucco: per la visita al Cristo Redentore a Monte San Biagio dovranno optare per l’itinerario più lungo per Trecchina, impiegando una quarantina di minuti per una trentina di chilometri di strada provinciale da percorrere. Per questo il prossimo ponte del Primo Maggio resta un enigma che preoccupa gli operatori turistici in vista della stagione estiva. «Ricordiamo cosa è successo nelle festività pasquali quando abbiamo preferito chiudere – sostiene Salerno – per non accogliere turisti inferociti dal disagio del percorso alternativo per Trecchina, oppure quanto è accaduto con Pasqua e ponti del 25 aprile e 1° maggio dello scorso anno quando abbiamo dovuto dirottare i clienti degli alberghi a Praia a Mare, Diamante per trascorrere la serata. Le nostre aziende che sono piccole e medie imprese a conduzione familiare non reggerebbero a nuove perdite dopo quelle dello scorso anno. Non si sottovaluti che in pochi anni una decina di strutture ricettive della costa marateota hanno chiuso per non riaprire più. Piuttosto, la storia di questa interruzione stradale senza fine rafforza la proposta del Consorzio che nella legislatura regionale che sta per iniziare – continua – si istituisca un assessorato al Turismo e si dia un unico interlocutore istituzionale agli operatori. In questi anni abbiamo dovuto tenere incontri alla presidenza della Giunta (il presidente Bardi ha conservato la delega al turismo ndr), al Dipartimento Attività Produttive e a quello Infrastrutture».
Risultato: rimbalzo di responsabilità a cui aggiungere Anas e Comune e rinvio continuo per la soluzione dei problemi della categoria.