POTENZA - «Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere» diceva Enzo Ferrari, fondatore della più famosa casa automobilistica del mondo. Questa citazione campeggia sulle t-shirt degli studenti dell’IIS «Einstein-De Lorenzo» di Potenza che, animanti da quella stessa passione, si sono resi protagonisti di un progetto unico nel suo genere.
L’interesse per i temi di sostenibilità ambientale, unito a quello per i motori, ha rappresentato la scintilla che ha portato alla nascita di Hydrokart, il primo kart costruito a scuola con alimentazione ad idrogeno in Dual Fuel, presentato ieri nell’Aula Magna dell’istituto potentino.
Il progetto didattico ha coinvolto tutte le classi dell’indirizzo meccanico guidate da un team di docenti con a capo il prof. Vincenzo Carlucci: «È il terzo veicolo sperimentale che realizziamo. Tutto è partito dalla lettura di “Cercasi energia”, testo del divulgatore scientifico di Geopop Andrea Moccia. Studiando le fonti di energia alternativa mi è venuta l’idea di iniziare a parlare di trazione ad idrogeno e così è nato questo progetto. Abbiamo iniziato montando su un vecchio go-kart il motore di un tagliaerba e siamo andati avanti cercando di utilizzare le tecniche su cui ci concentriamo a lezione. Posso dire che è venuto fuori qualcosa di molto particolare: abbiamo acquistato una cella elettrolitica, nel serbatoio versiamo acqua distillata ed idrossido di potassio che facilita la scissione dell’idrogeno in modo che, attraverso la tubazione ad alta pressione, nel carburatore oltre alla benzina arriva anche l’idrogeno scisso. Questo comporta un risparmio di carburante del 15% per la benzina, risultati leggermente migliori si hanno con il diesel. In questo lavoro è stato al nostro fianco Rocco Giuzio, pilota ed ex alunno di questa scuola. Io stesso sono stato uno studente qui, ritengo di fondamentale importanza che ci sia un passaggio di testimone ideale tra la vecchia generazione e loro che rappresentano il nostro futuro».
Tra i docenti del Dipartimento di Meccanica che hanno composto il team di lavoro, la prof.ssa Patrizia D’Andria, che ha preso parte al progetto con uno scopo aggiuntivo: «Sono l’unica componente femminile, voglio far comprendere alle ragazze e alle generazioni attuali che certi settori non sono prettamente maschili ma ci si può aprire a quel mondo. Questa è la motivazione principale per cui ho guidato le ragazze a porre l’attenzione sulla progettazione meccanica, ed è la prima volta che abbiamo una partecipazione femminile così ampia. Le ragazze sono entusiaste. Quando ti diverti lavorando, vuol dire che stai facendo davvero qualcosa di bello». Empowerment femminile, attenzione alla transizione energetica, promozione della ricerca e dell’innovazione: questo è l’obiettivo dell’istituto scolastico che propone la didattica laboratoriale da anni menzionata nel disciplinare scolastico, a dimostrazione di quanto le scuole possano essere innovative e formare i professionisti del domani, nella speranza di andare a colmare quei vuoti tuttora esistenti anche nel comparto automobilistico. Come sottolineato da Moni Bevilacqua, Presidente dell’Aci di Potenza: «Il messaggio che voglio trasmettere ai ragazzi è fatevi guidare dalla vostra passione ma non siate superficiali, solo così potrete fare la differenza. Oggi manca la manodopera specializzata, manca chi sperimenta. Ma dalle piccole cose, nascono grandi invenzioni. Non arrendetevi. Siamo lucani e la Lucania è terra di motori, non lo dimentichiamo».