POTENZA - Oggi è 12 settembre. Una data che rievoca una delle pagine più tristi della comunità potentina: la scomparsa della studentessa Elisa Claps, ritrovata tredici anni dopo, priva di vita, nel sottotetto della chiesa della Trinità del capoluogo lucano. In occasione dell’anniversario oggi il sindaco di Potenza Mario Guarente ha disposto che i palazzi municipali espongano la bandiera del Comune a mezz’asta. Trent'anni da quel giorno maledetto che ha lasciato una ferita indelebile alla città. Il colpevole di questo delitto, Danilo Restivo, unico sospettato sin dal primo momento. Una ferita, dicevamo, che non si rimargina a distanza di tredici anni, dal 17 marzo 2010, quando furono messi i sigilli alla Chiesa della Trinità, un tempo ritrovo domenicale della Potenza bene e che da quel 12 settembre è divenuto teatro di una tragica vicenda, che scuote le coscienze dei potentini e custodisce verità mai svelate, protagonista di una terribile storia che compie trent'anni.
Questo anniversario è rinvigorito dal clamore del podcast «Dove nessuno Guarda - Il Caso Elisa Claps» di Pablo Trincia edito da Chora per Sky. Proprio oggi, in occasione del trentennale della scomparsa di Elisa, sarà disponibile su skytg24.it (e sulle principali piattaforme) il capitolo finale del racconto che sta calamitando interesse e curiosità. Gildo Claps, fratello di Elisa e fondatore dell’associazione Penelope, si sofferma proprio su questa produzione che, a suo dire, ha avuto il merito di risvegliare le coscienze: «È come se le persone - afferma - si fossero risvegliate e preso coscienza di quanto accaduto, nonostante la storia di Elisa a Potenza fosse ben conosciuta da tutti. Grande merito alla magistrale ricostruzione di una storia cosi dilatata nel tempo, che nella memoria delle persone si era come dispersa e che invece oggi prende coscienza, questo è un segnale che qualcosa si muove per squarciare quel velo ipocrita che circonda le realtà di provincia come Potenza».
L'ultimo episodio del podcast che si intitola «Un ricordo non scompare» sarà ascoltabile a partire da questa mattina, alle 11.30, ora esatta in cui Elisa, trent'anni fa, ha salutato il fratello Gildo prima di sparire per sempre. Libera Basilicata sta invitando a partecipare all’ascolto condiviso fuori la chiesa della Trinità. «Come è stato possibile che nessuno tra il 96' - 97' quando si effettuarono i lavori nel sottotetto, a pochi centimetri dal corpo di Elisa, sicuramente visibile, non abbia mai parlato di quello che ha visto? È questo che fa malissimo». Gildo non nasconde la sua amarezza citando ancora una volta uno degli episodi del podcast, «In religioso silenzio» che descrive molto bene le persone coinvolte in questa storia. Intanto sempre oggi, alle 10.30, l’attore-regista Ulderico Pesce chiama tutti a raccolta sotto casa di Elisa, a Potenza, in via Mazzini n. 69: «Cammineremo insieme - dice - verso la chiesa della Trinità. Ho preparato una Croce di ferro nella quale ho infilzato sandali ad occhio di bue che mi sono pervenuti da tutt’Italia. Altri li consegnerò alle persone che vorranno seguirmi nel cammino in ricordo di Elisa e per chiedere le verità ancora oscurate».