POTENZA - Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha sottoscritto il decreto per il riconoscimento dell’area di crisi complessa del comparto industriale San Nicola di Melfi in provincia di Potenza, uno dei principali della regione Basilicata, specializzato nel settore automotive. Il provvedimento del ministro Urso prevede già lo stanziamento di 20 milioni di euro per il finanziamento di progetti di riqualificazione e riconversione produttiva delle aziende della filiera, secondo le modalità e procedure previste dalla legge 181 del 1989. Il perimetro dell’area di crisi industriale complessa è stato esteso anche al Sistema Locale del Lavoro di Potenza, arrivando a comprendere 43 comuni. In tal modo si offre anche alle imprese che operano nel territorio circostante la possibilità di contribuire al rilancio o alla riconversione del settore.
“Con questo decreto, che già stanzia le prime, importanti risorse, ho voluto accelerare l’iter per avviare i primi bandi entro l’anno - commenta il ministro Urso- Con la regione Basilicata abbiamo lavorato in tempi record perché convinti che la duplice transizione ecologica e digitale rappresenti un’opportunità di rilancio per il territorio di Melfi. In questa ottica, con il riconoscimento dell’area di crisi complessa si mettono a disposizione delle imprese gli strumenti per favorirne lo sviluppo con l’obiettivo di riqualificare e riconvertire tutta la filiera”. Le aree di crisi industriale complessa, disciplinate dalla legge 181 del 1989, riguardano territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale e con impatto significativo sulla politica industriale nazionale, non risolvibili con risorse e strumenti di sola competenza regionale.
Assessore Galella: «Risultato storico»
E’ stato definito un «risultato storico» dall’assessore regionale allo sviluppo economico, Alessandro Galella, il riconoscimento di crisi industriale complessa per il territorio dei Sistemi Locali del Lavoro di Melfi (Potenza) e Potenza, accertato dal ministro dello sviluppo economico, Adolfo Urso. La decisione - ha spiegato Galella - è arrivata «alla luce della richiesta avanzata dalla Regione Basilicata in cui si fa riferimento alla perdita di competitività principalmente del settore automotive, che rappresenta uno dei comparti portanti del settore manifatturiero e dell’economia della Regione e quello nel quale si sono manifestate le più significative emergenze, anche in termini di rischio occupazionale"
«Per la riqualificazione e la riconversione produttiva - ha concluso - saranno impegnati 20 milioni di euro di risorse nazionali del Fondo per la crescita sostenibile. Ma vi è l’impegno del Ministero delle Imprese e del made in Italy ad attivare risorse aggiuntive da destinare ad ulteriori programmi di investimenti strategici e sostenibili».
Il governatore Bardi: «La Regione ha da sempre avuto la massima attenzione sull'area di Melfi»
Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi (centrodestra), ha accolto «con grande soddisfazione la notizia che il Ministro dello Sviluppo economico ha statuito le condizioni per il riconoscimento di crisi industriale complessa per il territorio dei Sistemi locali del lavoro di Melfi e Potenza. Ringrazio il ministro Adolfo Urso per l’attenzione e la celerità nella sua azione».
Nella nota diffusa dall’ufficio stampa, il governatore lucano ha ricordato che «con questa decisione del ministro, vi sarà l'impegno di 20 milioni di euro di risorse nazionali a valere sulle risorse del Fondo per la crescita sostenibile (Fcs), finalizzati alla promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione di rilevanza strategica per il rilancio della competitività, il rafforzamento della struttura produttiva, la promozione della presenza internazionale delle imprese e l'attrazione di investimenti dall’estero».
«La Regione Basilicata - ha aggiunto Bardi - ha da sempre avuto la massima attenzione sull'area di Melfi, anche in considerazione del momento di crisi che sta vivendo il settore automotive, con talune scelte del legislatore europeo che penalizzeranno le imprese e soprattutto i lavoratori italiani. Come sappiamo tutti, l’automotive a Melfi è fondamentale per il Pil e l’export della nostra regione e quindi abbiamo manifestato tutte le nostre preoccupazioni in ogni sede e presso ogni governo».
Confindustria: «Boccata d'ossigeno»
«Accogliamo con grande favore la notizia comunicata dal presidente Vito Bardi e dall’assessore Alessandro Galella, relativa all’accoglimento da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy della richiesta della Regione Basilicata per il riconoscimento dell’area di crisi complessa di Melfi, che proprio Confindustria Basilicata aveva proposto». Così, attraverso l’ufficio stampa, il presidente della stessa Confindustria, Francesco Somma, secondo il quale, «il regime di aiuti speciali di cui le aziende insediate nell’area industriale potranno godere rappresenta una boccata di ossigeno per un indotto in forte sofferenza. Si tratta di un importante risultato, frutto di una efficace sinergia tra Governo regionale e nazionale, raggiunto, peraltro, in tempi davvero molto rapidi. Bisogna ora impegnarsi per valorizzare al meglio gli strumenti che la Regione avrà a disposizione per il rilancio industriale e creare così i presupposti affinché il Governo confermi la volontà di aggiungere altre risorse agli iniziali 20 milioni di euro attualmente disponibili a valere sulle risorse del Fondo per la Crescita Sostenibile».
Somma «da tempo - è scritto nel comunicato - evidenzia la gravità della stato di salute in cui versano le imprese dell’indotto Stellantis, non solo per il concomitante effetto di carenza di componenti, caro energia e transizione energetica ma anche e soprattutto per la prevedibile riduzione dei volumi produttivi che è lecito attendersi per i prossimi anni sulla base del piano industriale della multinazionale».
Il presidente della Confindustria lucana ha inoltre sottolineato che «per quanto questo riconoscimento sia un passaggio fondamentale che abbiamo fortemente voluto e sollecitato per la difesa di un insediamento produttivo di primaria importanza nazionale, riteniamo che esso non possa considerarsi bastevole all’effettivo rilancio industriale. Come abbiamo più volte asserito, la situazione a Melfi è molto grave con uno scenario sempre più allarmante per i prossimi mesi e un conseguente massiccio ridimensionamento industriale e occupazionale. Il risultato di oggi ci insegna che la cooperazione tra livello istituzionale e parti economiche e sociali può dare buoni frutti. Con lo stesso sforzo di coesione va portata avanti la partita più complessa: con il sostegno del Governo nazionale, va instaurata una interlocuzione forte con Stellantis che conduca a una revisione del Piano industriale per ottenere a Melfi maggiori volumi produttivi, attivando tutte le leve di competitività disponibili. È un impegno comune doveroso e urgente per la difesa e il rilancio di un comprensorio industriale che ha scritto pagine gloriose dell’automotive italiano e che - ha concluso Somma - merita nuove chance per il futuro».