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Potenza, maxi bolletta della spazzatura recapitata ai volontari anti spreco

 
Giovanna Laguardia

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Giovanna Laguardia

Potenza, maxi bolletta della spazzatura recapitata ai volontari anti spreco

Il fondatore di Magazzini sociali Romagnano: «Ci vorrebbe un regolamento per agevolare le iniziative come la nostra »

Sabato 14 Gennaio 2023, 13:44

POTENZA - Il volontariato sociale paga. Le tasse. E anche molto salate. Ha avuto una certa risonanza in città un post pubblicato sui social media con in bella mostra la bolletta della spazzatura da circa 1800 euro che l’associazione Io Potentino, anima del progetto Magazzini sociali, per la raccolta delle eccedenze di cibo da redistribuire ai bisognosi, si è vista recapitare in questi giorni.

«Intendiamoci - chiarisce subito Francesco Romagnano, presidente dell’associazione - non è e non era mia intenzione sollevare alcuna polemica. L’importo è corretto, sulla base del regolamento vigente. Anche perché è parametrato sui metri quadrati della sede e l’utenza è registrata come non domestica, anche se non siamo una attività commerciale e non ricaviamo alcun utile. Avevamo previsto che la tassa sulla spazzatura sarebbe stata intorno a quell’importo e avevamo già messo da parte di fondi per il pagamento. Ciò che mi sta a cuore, invece, è sollecitare una discussione per capire come poter agevolare chi si impegna nel volontariato sociale e nel recupero delle eccedenze».

Quello che manca, in sostanza, è un regolamento che possa tenere nel debito conto situazioni come quella di io Potentino e del progetto Magazzini Solidali, che non solo svolgono meritoria opera di sostegno alle fasce deboli della popolazione cittadina, ma contribuiscono concretamente a sottrarre al ciclo dei rifiuti tonnellate di eccedenze alimentari. «Dall’inizio dell’attività - sottolinea Romagnano - circa 100 tonnellate, di cui più di 35 solo nell’ultimo anno, da quando siamo nel nuovo plesso. La legge Gadda, la 166 del 2015, prevede delle agevolazioni per chi dona. Ma pochissimo comuni italiani si sono dotati del regolamento di attuazione. Nulla, invece, è previsto per chi provvede a ritirare le eccedenze alimentari e a ridistruibuirle. Proprio su questo vorrei che si aprisse una discussione costruttiva».

È abbastanza paradossale, infatti, come scrive Romagnano in un post su facebook, che «uno dei progetti antispreco più apprezzati del meridione d'Italia paghi una cifra del genere di spazzatura dopo averne risparmiate 100 tonnellate alla collettività».

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