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Il futuro di tutta Monticchio nella frazione Bagni che rinasce

 
Giovanna Laguardia

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Giovanna Laguardia

Il futuro di tutta  Monticchio nella frazione Bagni che rinasce

Antico ponte romano a Monticchio

L’obiettivo del progetto è quello di intercettare il mercato del tempo libero, il lavoro «smart» o nomade, ma anche dello studio, ricerca e avvio di impresa

Venerdì 04 Novembre 2022, 13:09

RIONERO IN VULTURE - La Basilicata ha dato prova di voler continuare a scommettere sui piccoli borghi, candidando la nascita di Monticchio Bagni, a ridosso dei celebri laghi, al bando Borghi-linea A. Ma questa volta la posta in gioco è altissima: ben 20 milioni di euro del Pnrr. L’ambizioso progetto è stato presentato lo scorso marzo. Con il sindaco di Rionero, Mario Di Nitto, abbiamo fatto il punto della situazione, in vista dell’incontro tecnico che i rappresentanti di tutti e 21 progetti pilota (uno per ogni regione d’Italia), terranno il 9 novembre prossimo con il Ministero, per il monitoraggio di tutti i progetti candidati.
«Stiamo andando avanti con la progettazione - spiega Di Nitto - anche se siamo stati un po’ scombussolati dall’impennata dei prezzi delle materie prime che ha caratterizzato questi mesi e che ha imposto l’adeguamento dei prezzari. Intanto stiamo anche procedendo con l’acquisizione di tutte le autorizzazioni necessarie ed è stato firmato il disciplinare di obbligo tra i soggetti attuatori».

L’obiettivo del progetto è quello di intercettare il mercato del tempo libero, il lavoro «smart» o nomade, ma anche dello studio, ricerca e avvio di impresa. Su tutto, la riqualificazione del borgo Lanari, nato nel 1892, quando vi si insediarono gli imprenditori marchigiani Annibale e Ubaldo Lanari, costruttori della linea ferroviaria Ofantina e dove ancora oggi sono residenti 53 famiglie. Ma il borgo, un tempo moderno e prospero, è attualmente per la gran parte abbandonato e bisognoso di restauro e rilancio. Ciò che dovrebbe avvenire, appunto, con i fondi del Pnrr. Gli immobili interessati agli investimenti di recupero sono la «Casina Rossa» nei pressi della ferrovia; gli edifici annessi al palazzo Lanari, l’ex casa comunale, la struttura alberghiera dismessa con gli antichi bagni termali e il casolare Masseria Martino. Ulteriori interventi riguarderanno l’intero comprensorio: sentieri da percorrere a piedi, con bici a pedalata assistita, una piattaforma sul lago grande, piccoli interventi architettonici sulle strutture ricettive già esistenti, parchi tematici, laboratori di creatività, fino alla organizzazione di un festival annuale sugli interventi per la rinascita del borgo, di produzioni editoriali, digitalizzazione del patrimonio, animazione sociale.
Insomma, un bel lavoro per un comune di non grandissime dimensioni come Rionero. «In realtà - dice il sindaco Di Nitto - siamo uno dei comuni più grandi tra quelli destinatari dei finanziamento del bando Borghi. Comunque è vero che alcune delle iniziative potrebbero richiedere un livello di progettazione più alto di quello comunale, per questo stiamo ragionando con la Regione, per creare una vera e propria cabina di regia per portare avanti il progetto, col dipartimento Ambiente e tutti quelli interessati, in modo da arrivare preparati all’appuntamento del settembre 2023, data in cui le opere dovranno essere cantierizzate».

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