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Potenza, in ritardo sul pomodoro: stagionali, dove ospitarli?

 
Massimo Brancati

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Massimo Brancati

Potenza, in ritardo sul pomodoro: stagionali, dove ospitarli?

La campagna di raccolta è alle porte, la Basilicata è impreparata

Venerdì 08 Luglio 2022, 15:47

POTENZA - La storia si ripete. E anche quest’anno c’è il rischio che il sistema di accoglienza dei lavoratori stagionali migranti, alla vigilia della raccolta del pomodoro, non sia ancora pronto. E non lo è. L’allarme arriva dalla Coldiretti di Basilicata. Occhi puntati, in particolare, sull’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio per il quale l’associazione agricola chiede alla Regione Basilicata di «attivarsi attraverso gli uffici preposti per garantire ai tanti lavoratori stagionali extracomunitari che ogni anno raggiungono la nostra Basilicata – spiega il direttore provinciale, Franco Carbone - di poter usufruire di un'accoglienza dignitosa e ai datori di lavoro la reperibilità dei lavoratori per la raccolta. Considerando anche le operazioni sanitarie da effettuare vista l'insistenza della pandemia». Diversi, infatti, nei mesi scorsi, sono stati i tavoli istituzionali per organizzare la macchina dell'accoglienza. «Il nostro auspicio è che l'essere partiti con qualche mese di anticipo - continua Carbone - alla fine non venga vanificato, anche perchè è ormai risaputo che la presenza di lavoratori stranieri è diventata strutturale nell’agricoltura italiana dove un prodotto agricolo su quattro viene raccolto in Italia da mani straniere che rappresentano più del 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore. Si tratta quasi sempre di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero – conclude il direttore provinciale della Coldiretti – e che ogni anno raggiungono l'area del Vulture Alto Bradano per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese».

LA SITUAZIONE - Per quanto riguarda ex tabacchificio, la Regione ha pagato solo l'acconto (160 mila euro) di circa 500mila impegnati dall’Ati che ha gestito gli interventi nel 2021 a Palazzo e nel Metapontino. Pare che manchi il Durc (il documento che attesta la regolarità contributiva dell'azienda verso Inps, Inail e Cassa Edile) di una delle tre società interessate. Inoltre la Regione non avrebbe ancora predisposto l'avviso per interventi di accoglienza nel Bradano e Metapontino secondo gli impegni presi con le Prefetture nei vari tavoli che sono stati organizzati sull’argomento.
Due interventi sono stati inseriti nel programma operativo nazionale - Pon Legalità-accoglienza e integrazione migranti, finalizzati al recupero di due strutture, nei comuni di Lavello e Venosa, da destinare all'accoglienza di 300 lavoratori stagionali stranieri. Ma non è questione di giorni, né di settimane. Il completamento dei due siti è previsto entro la fine del prossimo anno. Nel frattempo la Regione aveva preso l’impegno di attivare al più presto l'ex tabacchificio di Palazzo, assicurando tutti i servizi necessari inclusi trasporto, assistenza sanitaria, front office del centro per l'Impiego.

LA CONTESA - Sul fronte della provincia di Matera, siamo fermi a una valutazione. La Regione ha annunciato la realizzazione di interventi strutturali, con finanziamenti a valere sui fondi Pon, esaminando due possibilità di intervento, l'una a Scanzano Jonico (la cosiddetta «Città della Pace»), l'altro nel comune di Bernalda, in località Serra Marina, riguardante l'utilizzo di un immobile di proprietà Alsia (Agenzia Lucana di Sviluppo). La commissione tecnica ha ultimato i lavori e consegnato una decina di giorni fa il verbale per il completamento del sito di Scanzano con i 2 milioni del Pon Legalità. Al momento sono stati spesi circa 3 milioni e siamo al 75% dei lavori. L’edificio di Serra Marina, conti alla mano, non solo costerebbe di più ma anche i tempi di realizzazione raddoppierebbero, tenuto conto, tra l’altro, che non c’è ancora un progetto.

LA PLATEA - Dal 2014 al 2021 sono stati ospitati solo nel Bradano oltre 2.800 stagionali. Assunti ogni anno 2.500 stagionali stranieri (la metà dei quali extraregionali) che in maggioranza risiedono nel comuni dell'area. Gli assunti totali del 2021 sono stati in Basilicata 34mila, 60% dei quali stranieri Nel 2020 erano 24mila. Un incremento dovuto al raddoppio degli ettari coltivati a frutta nel Metapontino. Di fronte a questi numeri occorre organizzare la più presto un sistema di accoglienza valido e dignitoso. Al momento non ci sono ghetti o ruderi occupati nel territorio lucano, ma se non si aprono i centri rapidamente si ripresenterà uno scenario di baracche e accampamenti le cui condizioni igienico-sanitarie sarebbero disastrose.  

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