Il via libera alla riapertura degli impianti da sci da lunedì 15 febbraio, solo in zona gialla, decisa a Roma dal Comitato Tecnico Scientifico, ha fatto tirare un grosso sospiro di sollievo agli appassionati degli sport invernali anche in Basilicata. Certo ci saranno regole da rispettare per limitare sulle piste da sci il numero massimo di presenze giornaliere. In Basilicata ci sono 15 km di piste. I comprensori sciistici sono serviti da 15 impianti di risalita. Ma quest’anno, oltre all’apertura in ritardo, causa Covid, ci sono impianti che non aprono affatto e altri in cui l’innevamento è scarso. Monte «Sirino» ha impianti che partono dalle rive del lago Laudemio che sfiorano quota 2.000 metri. Spiega il il neo sindaco di Lagonegro per quanto riguarda la situazione di Monte Sirino-Lago Laudemio: «Devo dire - sottolinea Maria Di Lascio - che il via libera alla riapertura è un modo di riappropriarci della nostra montagna e allo stesso tempo darà un po’ di ossigeno agli operatori turistici stremati dalla lunga emergenza sanitaria». Ma non manca una sottile vena polemica: «Purtroppo la seggiovia che si occupa degli impianti di risalita, spazzata via da una slavina nel 2015, non è ancora funzionante, adesso si fa ricorso agli ski-lift, auspico che gli enti preposti (il riferimento è alla Regione n.d.r.) intervengano».
Anche il sindaco di Lauria evidenzia che per lo sviluppo delle attività legate agli sport invernali «è fondamentale il ripristino della seggiovia». «La riapertura della stazione di Conserva - dice Angelo Lamboglia - è un segnale di ritorno alla normalità. Certo la stagione per buona parte è andata, ma non disperiamo e cerchiamo di recuperare il terreno perduto a causa del Covid».
Altra località molto ambita per gli amanti della neve è «Sellata» a pochi chilometri da Potenza. Sulle condizioni dell’impianto che si erge dai 1400 metri fino a 1700, abbiamo ascoltato il sindaco di Abriola. «Per quel che ci riguarda - commenta Romano Triunfo - a livello tecnico è tutto a posto. Gli impianti sono a norma, l’unico problema è la neve che in questo momento è abbastanza scarsa Quanto ad “Arioso” il versante di Abriola è funzionale, quello di Sasso di Castalda con cui abbiamo la gestione associata al momento non è operativo».
L’idea di itinerario turistico comprensoriale è sostenuta anche dal sindaco di Marsicovetere dove ricade il «Volturino». «Noi purtroppo - dice Marco Zipparri - da circa dieci anni siamo chiusi. Anche stavolta niente apertura e va considerato anche l’innevamento che non c’è. Per questo oltre ad un discorso comprensoriale puntiamo ad un turismo estivo per chi è amante delle arrampicate sulle rocce, per i percorsi sui sentieri e per le nostre specie di orchidee selvagge». Infine per «Montagna Grande» di Viggiano anche qui l’apertura è legata alla presenza della neve. La conferma arriva dal sindaco Amedeo Cicala. «Come ogni anno - evidenzia - noi ci facciamo trovare pronti. Poi la parola finale spetta al tempo. Il nostro obiettivo è anche quello di creare un circuito virtuoso, coinvolgendo gli studenti».