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Basilicata, non c'è pace per l'ospedale del Qatar: ora l'incubo è il collaudo

 
Antonella Inciso

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Antonella Inciso

Basilicata, non c'è pace per l'ospedale del Qatar: ora l'incubo è il collaudo

foto Tony Vece

Interventi fatti da 3 ditte diverse con singoli collaudi. Ora serve un atto sull’intera struttura

Domenica 06 Dicembre 2020, 10:43

Non c’è pace per l’ospedale del Qatar. Dopo mesi di attesa per l’ultimazione dei lavori, dopo decine di interrogativi e polemiche ora che la sua apertura sembra ad un passo dal traguardo una nuova tegola rischia di frenare l’iter per l’ultimazione della struttura. È quello sul collaudo complessivo prodromico all’apertura della struttura sanitaria in sicurezza. Un atto che se da un lato appare semplice dall’altro si scontra con questioni tecnico - burocratiche. Perché al momento l’ultimazione dei lavori per l’ospedale da campo è affidato a tre ditte diverse, ognuna delle quali si occupa di un pezzo in particolare. Ognuna di queste ditte, però, si occuperà del collaudo della parte strutturale di cui si occupata. Per questo i collaudo saranno tre, ma nessuno di esso alla fine sarà complessivo.

Eppure per avere il via libera all’apertura dell’ospedale da campo la certificazione che serve è quella di un collaudo complessivo. Prova ed attestazione, dunque, che, a questo punto, dovrà essere fatta da un unico soggetto che prima dovrà essere individuato attraverso una procedura specifica e poi dovrà procedere al collaudo. Insomma, un iter che richiederà del tempo e che rischia di far slittare ulteriormente l’utilizzo di una struttura che, anche in queste settimane di record di contagi, non è stato possibile utilizzare. Tra lavori da ultimare ancora e collaudi da eseguire, dunque, per molti è quasi impossibile che l’ospedale da campo del Qatar possa entrare in funzione prima di Natale. Quando la Basilicata, quindi, potrebbe essere diventata «zona gialla» se i contagi continueranno a scendere come sta accadendo ora. Nel frattempo, se nell’area vicino l’ospedale «San Carlo» del capoluogo, i lavori vanno avanti, ad andare avanti sono le aperture di altri ospedali per malati Covid. Come quello di Stigliano e quello di Chiaromonte. Strutture a cui dovrebbe aggiungersi nel giro di qualche giorno anche la struttura di Maratea. Per un totale di altri 50 posti letto Covid aggiuntivi rispetto a quelli presenti nei più grandi ospedali lucani.

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