POTENZA - «Non rileva che l’impianto sia in fase di prova di esercizio. È palese che tale circostanza sia ininfluente sia sui timori della popolazione, che vedono in tale attività un pericolo per la propria salute e per l’ambiente, sia sulla possibilità che si verifichino incidenti rilevanti». Non si limita alle dichiarazioni l’assessore regionale all’ambiente, Gianni Rosa, dopo le frequenti fiammate della fiaccola del Centro olio di «Tempa Rossa». Dopo giorni di silenzio passa ai fatti inviando una diffida alla compagnia petrolifera proprio per quegli incidenti. Una diffida legata «all’ inosservanza rispetto a quanto concordato con la Regione in merito alle tempestive comunicazioni di ogni evento o anomalia». In particolare, nel documento l’esponente del governo regionale ha chiesto «quali azioni sono state messe in campo per porre fine a tale situazione» ed ha sollecitato alla Total di trasmettere «immediatamente una dettagliata relazione indicando le cause e i provvedimenti adottati in relazione agli eventi del 24 e 26 luglio, nonché un piano per la gestione di anomalie ed eventi che comportano il ripetersi di rilasci incontrollati di sostanze inquinanti nell’ambiente, da attuare in questa fase di prove funzionali di produzione». Insomma, la Regione vuole vederci chiaro e per questo ha indicato anche la necessità di una collaborazione sinergica con le altre Istituzioni, evidenziando la necessità «di un monitoraggio e di controlli» da parte dell’Unmig, dell’Ispra, del Comando dei Vigili del fuoco a cui ha inviato una nota ufficiale chiedendo la convocazione del tavolo Ctr.
Sinergie istituzionali, dunque, finalizzate a rispondere ai timori dei cittadini. E proprio nel giorno in cui il Dipartimento ambiente notifica la diffida è la stessa Total a dare un segnale di apertura - dopo una durissima lettera di Rosa - annunciando, proprio per rispondere ai timori della popolazione «di aver provveduto alla riduzione della produzione di greggio con conseguente riduzione del 30 per cento del volume di gas inviato alla torcia e conseguente abbassamento della fiamma». «Tale condizione - viene evidenziato in una nota della compagnia petrolifera - verranno mantenute fino all’effettiva produzione e trasferimento del Gpl al centro di stoccaggio e caricamento». Insomma, una contrazione della produzione non indifferente che arriva dopo che, nei giorni scorsi, la stessa compagnia aveva ufficializzato di aver raggiunto una produzione di 40mila barili di greggio al giorno.