POTENZA - Non ci sono solo i posti da assegnare agli immatricolati, le risorse o l’organizzazione della didattica e della ricerca. Nell’iter sull’istituzione del corso di laurea in Medicina e Chirurgia in Basilicata c’è anche il capitolo legato alla formazione ed agli accordi che si dovranno fare per portare avanti la realizzazione del progetto.
Accordi che riguardano pure le strutture sanitarie lucane perché come viene sottolineato nella bozza dell’Accordo di programma che Ministeri, Regione e Università devono firmare, sono previsti «protocolli d’intesa finalizzati a disciplinare, nella rete ospedaliera di riferimento, l’integrazione dell’attività assistenziale, formativa e di ricerca nell’area medico - sanitaria». Questo per mettere a disposizione dell’Università «le strutture necessarie allo svolgimento delle attività cliniche necessarie all’istituzione del corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia». Insomma, attraverso protocolli d’intesa le strutture sanitarie lucane potranno essere utilizzate per l’attività di tirocinio degli studenti.
E tra le strutture sanitarie che sono state individuate per l’attività ci sono gli ospedali di Potenza e di Matera. Così il «San Carlo» e l’ospedale «Madonna delle Grazie» di fatto diventeranno policlinici universitari.
Ma non solo. L’istituzione del corso di laurea prevede anche accordi tra Atenei finalizzate al rispetto dei requisiti che sono contenuti nel Decreto ministeriale 6 del 2019. Accordi che sono fondamentali per la realizzazione del corso di laurea e che - secondo indiscrezioni - vedono in pool, al momento, l’intesa con l’Università degli studi di Napoli, a cui potrebbero essere aggiunti protocolli con altre Università. Intanto, in attesa della concretizzazione degli accordi, continuano gli incontri romani del governo regionale per provare ad accelerare l’iter per l’istituzione.