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Ospedale-campo a Potenza: il taglio di alberi scatena l'ira degli ambientalisti

 
Giovanna Laguardia

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Giovanna Laguardia

Potenza, ospedale-campo il taglio di alberi scatena l'ira degli ambientalisti

Foto di Tony Vece

Il terreno dove la protezione civile sta montando il dono del Qatar è stato concesso gratuitamente dall’ospedale

Giovedì 14 Maggio 2020, 12:48

POTENZA - Alberi abbattuti per far posto alle strutture dell’ospedale mobile donato dal Qatar: scattano le polemiche.

I lavori per montare la struttura nel parcheggio a pagamento dell’Ospedale San Carlo (terreno di proprietà del nosocomio e offerto in comodato gratuito alla Protezione civile per l’operazione) sono da poco iniziati e già sono scattate le proteste dei cittadini, per la sorte degli alberelli abbattuti per far posto ai nuovi reparti sanitari. Qualcuno parla di scempio, qualcun altro si chiede se non sarebbe stato opportuno trapiantare gli alberi in altra sede e qualcun altro ancora scomoda perfino il 5G. Fatto sta che il post con le foto degli alberelli schiantati dalle ruspe ha fatto il giro dei social, suscitando commenti negativi.

Ma la Protezione Civile, che sta montando la struttura già arrivata in Basilicata da alcune settimane, respinge al mittente le implicite accuse di scarso ambientalismo. «Al di là delle esigenze sanitarie che sono prioritarie rispetto a tutto il resto - spiega Pino Brindisi - non bisogna nascondere il fatto che quegli alberelli vegetavano stentatamente da anni, fra l’indifferenza generale dei cittadini, piantati in quelle aiuole circolari di cemento con pochissimi centimetri di terra a disposizione, tanto che nessuno è mai cresciuto più di pochi centimetri ed alcuni sono anche seccati, senza mai ricevere alcuna cura o attenzione.

Dunque, per quelle povere piante non c’era molto futuro. Quanto ad una eventuale operazione di trapianto, avrebbe avuto scarse possibilità di successo considerando la fase di risveglio vegetativo, il gran caldo e il fatto che si trattava di piante già sotto stress. In ogni caso a tempo debito, cioè nel prossimo autunno-inverno, saranno piantati nuovi alberi più a valle, nel terrapieno del parcheggio».

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